Da fine ottobre dovrebbe cominciare la stagione delle vendite di Natale.
Quali possono essere le prospettive partendo dalla attuale situazione e come attrezzarsi per affrontare al meglio la situazione ? Senza fare grandi ed organizzati sondaggi, ma basandosi sui numerosi colloqui di questo periodo con i commercianti, sulla strada ed online, le intuizioni di cui tener conto potrebbero essere queste.
1 – I consumatori non sono pronti a dichiarare la fine della recessione.
I consumatori non credono alla fine della recessione fino a che non vedono una riduzione della disoccupazione.
Così, mentre la notizia di un aumento delle attività del mercato azionario può forse far piacere agli operatori finanziari, i negozianti stanno a guardare il mercato del lavoro per vedere quando si dovrebbe star meglio. E’ dagli occupati che arrivano i soldi da spendere.
2 – E’ l’economia, bellezza.
Nel senso letterale della parola, fare economia, stare attenti.
La sensazione è che la gran parte delle persone pensa di pianificare i propri acquisti nelle aree discount o nelle catene a prezzo più basso. Potrebbe essere un anno dove si usa maggiormente la parola parsimonia . La si sente già in giro, nei discorsi tra le persone.
Regali parsimoniosi, quindi (non per me, se potete )
3 – Vendite e promozioni saranno molto ricercate
Il 2009 è un anno che si è tutto configurato per la caccia agli affari; più della metà delle persone nei discorsi di ogni giorno dicono che il prezzo basso è il fattore decisivo per acquistare. Il fatto è che le scorte sono ormai al minimo e sarà interessante capire come funzionerà il tira e molla tra rivenditori e clienti.
I dettaglianti, che hanno ridimensionato il magazzino, stanno dicendo ai consumatori di fare acquisti prima, mentre i consumatori, che sono abituati ad aspettare fino all’ultimo minuto per concludere buoni affari, potrebbero resistere alla tentazione fino all’ultimo. Vedremo i rivenditori fortemente posizionati sul front-end per attirare i clienti nei negozi, ma bisognerà aspettare per vedere quando i clienti finalmente cominceranno ad acquistare.
4 – E’ sempre la stagione per mangiare.
La spesa alimentare è forse il settore dove non ci dovrebbero essere flessioni. In fondo il mercato dei prodotti tipici e delle specialità è sempre interessante e risolve mille cose. Dal regalo, allo stare insieme.
5 – Se si guarda alle vendite, prendere in considerazione Internet.
Il web influenza ormai un acquisto su tre, e per i negozianti, internet non vale solo come canale di vendita, ma anche come veicolo di marketing. Sistemare fin d’ora il negozio online, la pagina su facebook. Ma anche fissare fin da ora le date per le consegne di Natale. Una buona idea è quella di mettere online il calendario delle consegne, così da gestire al meglio le richieste dei clienti.
6 – I marchi ed i negozi che promuovono il lusso sostenibile.
E’ interessante notare quello che succede tra i ragazzi 18-24 anni. E’ un gruppo molto più propenso a fare acquisti presso le catene distributive che promuovono il cosidetto “lusso sostenibile”, la “personalizzazione di massa” e che vendono prodotti a marchio proprio. In questo senso la creazione di spazi web che raccolgano queste proposte è forse più interessante rispetto al prodotto di marca. Detto questo,bisogna tenere a mente che i giovani adulti sono i più propensi ad aspettare fino all’ultimo minuto per fare acquisti, il che significa che una gran parte delle vendite di magazzino potrebbe venire molto vicino al giorno di Natale.
7 – La spesa di impulso? Fuhgettaboutit.
In questa situazione credo che il numero di persone che pensano di effettuare ulteriori acquisti per se stessi o le loro famiglie sia diminuita di quest’anno, e coloro che faranno acquisti aggiuntivi tenderanno a spendere meno ancora.
Non ci sono molti margini per acquisti d’impulso, ma con tutta probabilità una maggior riflessione prima di spendere.
Rimane il fatto incontrovertibile che il comportamento del consumatore è un mistero e non è programmabile. In ogni caso, il miglior consiglio è sempre quello di prepararsi al meglio, di accogliere il cliente nel modo migliore, e tener alta la rappresentazione e lo spettacolo della merce.