Il concetto di “responsabilità estesa del produttore” (Extended Producer Responsibility, EPR), è stato coniato trent’anni fa e adottato dall’UE per affrontare i temi dello sviluppo dell’industria del riciclo.
I sistemi EPR si sono sviluppati negli anni ed essendo originati da una direttiva, sono adottati in modo diverso dai singoli paesi membri dell’UE.
Le direttive sono la 94/62 relativa agli imballaggi, la 2003/53 per i veicoli fuori uso, la 2006/66 per pile e accumulatori, la 2021/19 per i RAEE e la 2018/851
In Italia, ad esempio, il settore degli imballaggi, è gestito dal sistema Conai-consorzi di filiera.
È un sistema in evoluzione ed è oggetto di interventi dell’AGCM per regolare il ruolo dei consorzi che intervengono sui diversi materiali.
Cosa comporta per i venditori online la Responsabilità Estesa del Produttore?
Di fatto i concetti di EPR e gli obblighi per i venditori online esistevano anche prima del 2022.
È successo che i governi chiedono che questo obbligo sia applicato dai venditori e invitano i marketplace ad adeguarsi strettamente entro una data certa.
La responsabilità estesa del produttore ha l’obiettivo di assicurare che ai produttori spetti la responsabilità finanziaria e organizzativa della gestione della fase in cui, dopo il consumo, il prodotto diventa un rifiuto, che si estende fino alle operazioni di raccolta differenziata, di cernita e di trattamento del rifiuto stesso.
In sostanza produttori e distributori devono contribuire alla gestione del rifiuto senza lasciare che l’onere ricada esclusivamente sui consumatori finali.
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