Il cambiamento fondamentale nel comportamento dei consumatori è connesso alla crescita inarrestabile dei marketplace. Secondo Statista i marketplaces online occupano un buon 25% delle vendite globali online. In Europa questa quota è ancora più alta e si stima che le vendite sui marketplace online si attestino tra il 50% e il 60% delle vendite totali del retail online.
È una parte notevole di un grande mercato.
Nel 2021 si ritiene che le vendite globali ecommerce abbiano raggiunto i 4,9 trilioni di dollari nel mondo e si prevede che nel 2025 possano raggiungere i 7,4 trilioni di dollari, con un aumento del 50% rispetto ad oggi.
Si commercia dove sono i clienti e se il mondo diventa sempre più connesso, i clienti si trovano sui marketplaces online. I consumatori cambiano le loro aspettative, quello che si aspettano dai brand, il modo di interagire e cosa vogliono comprare.
I fashion brand devono adattarsi alla domanda in evoluzione dei clienti e adempiere alle richieste delle nuove frontiere digitali.
Usare i marketplace per amplificare la capacità di raggiungere clienti, aumentare i canali per vendere globalmente, sono tutti asset per qualsiasi brand voglia crescere.
Questa è una lista non esaustiva dei fashion marketplace da controllare nel 2022.
Ogni marketplace dovrebbe essere considerato secondo una propria strategia commerciale e questa lista serve per ispirare nuove idee su cui operare.
Le potenze europee
L’Europa rappresenta un mercato di 450 milioni di potenziali clienti, presenti in 27 paesi, alcuni dei quali sono i paesi a maggiore ricchezza. Tra questi ci sono
- i paesi dell’Unione Europea con libera circolazione di persone e merci;
- il Regno Unito dove lo shopping online è molto più popolare che in altre parti del mondo;
- paesi come la Svizzera e la Norvegia con alto tenore di vita e grande spesa online;
- …
La vendita globale è più facile per brand che già investono molto in ambienti digitali in social commerce. Ma serve anche raggiungere le audience esistenti sui marketplace europei e due di questi sono affascinanti e focalizzati sul fashion in Europa.
1 – Zalando
Con uno strabiliante tasso di crescita del 40% annuo, Zalando non è un marketplace da trascurare. Vendere tramite Zalando significa raggiungere i clienti su 27 paesi e accedere a molti strumenti di vendita e ad analisi del comportamento dei consumatori.
I clienti su Zalando, che accedono al 90% via mobile, comprano frequentemente con ordini che in media si ripetono 5,1 volte per cliente medio lungo 12 mesi.
Zalando ha servizi di logistica per i venditori via ZFS e propone programmi di partnership per retailers e brand.
2 – ABOUT YOU
Da poco presente anche in Italia, About You è una piattaforma da seguire. Nata in Germania con 30 milioni di utenti attivi ogni mese, About You è una delle piattaforme più significative per le vendite fashion in Europa, attiva in 23 mercati. Da seguire sia per la crescita anno su anno che per la base dei clienti, che sono soprattutto giovani.
Ricca di elementi di navigazione personalizzata, consigli è informazioni è una destinazione molto interessante.
I nuovi Fashion Marketplaces
L’ecommerce si muove molto velocemente, con una crescita anno su anno del 24%, almeno fino al 2024, con due anni di vantaggio su quanto previsto nel 2019. Nuovi marketplace entrano nello spazio di vendita, a mano a mano che aumentano i clienti che chiedono esperienze di acquisto senza confine.
Due sono i nuovi fashion marketplaces da seguire.
1 – Yoox
Yoox è parte del gruppo YNAP – Yoox Net-a-Porter Group, nato dall’unione dell’italiana Yoox e del gruppo britannico Net-a-Porter. In precedenza un importante fashion webshop ha inglobato un marketplace in Europa. Capitalizza una base utenti di 3 milioni di iscritti alle sue newsletter e i clienti interessati al brivido della scoperta di prodotti e marchi. Al momento il marketplace è concentrato in Europa, ma si contano già le aspirazioni per espandersi in Medio Oriente, Nord Africa, Giappone e nel mercato giapponese.
È una eccellente opportunità per espandersi in nuovi e profittevoli mercati, grazie al marketplace.
2 – SecretSales
SecretSales non è propriamente una new entry, visto che esiste dal 2006.
Ma è dal 2022 che ha lanciato un marketplace in Benelux, con l’intento di crescere anche altrove. SecretSales ha sottoscritto , negli ultimi 12 mesi, 75 nuovi contratti con retailers multi brand e con marchi indipendenti, per lanciare circa 700 nuovi brand di fashion, cosmetica e articoli per la casa.
SecretSales si rivolge a brand di fascia medio alta per vendere gli overstock senza compromettere l’integrità della loro politica di marca.
SecretSales rappresenta l’outlet online per le destinazioni dei fashion designer e per creare un cambiamento del modo di pensare dell’industria intorno agli sconti.
Fashion Marketplace orientati al prezzo
L’industria dell’abbigliamento produce sempre overstock, per sua stessa natura. E se SecretSales è una risposta possibile alla vendita dei prodotti di fine serie e close out. Il problema per i brand è vendere gli overstock in canali separati e legittimi, evitando gli errori della cultura del consumo come la distruzione delle risorse.
Quando i consumatori domandano trasparenza e maggior responsabilità etica, i marketplaces orientati al prezzo sono la risposta.
1 – Vepee – Privalia
Conosciuto come Vente Privée fino a gennaio 2019, Vepee-Privalia è l’azienda francese che vende prodotti a mezzo flash sales che durano da tre a cinque giorni verso i 74 milioni di iscritti al website.
L’azienda compra prodotti di fine stagione ed errori di produzione per venderli con uno sconto che arriva al 70% del prezzo di cartellino.
Nel 2019 Vepee è uscita dal mercato del Regno Unito, per concentrarsi nell’Unione Europa. Le consegne partono dalla Francia ed ha lanciato il marketplace Brandsplace.
Francia, Spagna e Italia sono i principali mercati di riferimento.
La crescita è del 40% dal 2021 al 2020.
2 – Afound
Afound è parte del gruppo H&M. Lanciato in Svezia, si è prima espanso nei Paesi Bassi, Germania e Austria ed ora sta pianificando di entrare anche nei Paesi Nordici.
Afound incoraggia l’economia circolare fornendo vestiti, scarpe, da centinaia di brand ben conosciuti per donna e uomo ad un prezzo molto conveniente.
Si trovano i prodotti dei marchi del gruppo come H&M, COS, WeekDay, Cheap Monday, Monday e & Other Stories in aggiunti a marchi esterni.
È una grande scommessa per i retailer ispirata dal successo del brand UK Next e dagli americani di Anthropologie, sfruttando il modello del marketplace per stravolgere il loro rapporto con i clienti, venditori e produttori.
Marketplace orizzontali
Non c’è possibilità di evitare il contatto con i grandi marketplace orizzontali che rappresentano la destinazione di una vasta varietà di clienti e di acquisti. Questi marketplaces sono famosi per l’enorme scelta di prodotti e per l’esperienza del cliente.
Qui presentiamo due scelte possibili.
1 – Amazon
Amazon è il gigante dei marketplaces online.Sebbene sia visto con sospetto da retailers e brands, è innegabile che il marketplace sia una enorme opportunità per i brand per sfruttare i dati per la loro crescita.
È un dato di fatto che oggi Amazon ha iniziato a spaccare l’industria del fashion.
- In US, Amazon è da poco il maggior retailer fashion.
- In India cresce del 40%
- Incassa il 14% delle vendite dedicate all’abbigliamento maschile in UK.
Tradizionalmente Amazon non ha mai avuto buoni rapporti con l’industria del fashion, ma sta investendo molto in quest’area e offre servizi premium per i marchi registrati che vendono sulla piattaforma.
2 – Bol.com
Decisamente sconosciuto in Italia, Bol.com nasce e si sviluppa nei Paesi Bassi. Meglio prendere in seria considerazione la possibilità di vendere in questo spazio.
Si prevede un raddoppio dei volumi di vendita entro il 2025, anche grazie ai potenti servizi di logistica che oggi coinvolgono il 90% dei venditori.
Bol.com è una scelta importante per i fashion brand che vogliono crescere sul mercato locale.
Come vendere sui marketplace
L’approccio migliore parte dalla scelta su come muoversi, secondo queste direttrici:
- Definire una strategia di presenza sui fashion marketplace; quali approcciare, con quali prodotti, con quali strategie di prezzo, con quale scopo.
- Organizzare la presentazione della merce secondo criteri diversi per ogni marketplace scelto.
- Scegliere uno strumento di gestione – un feed manager evoluto e dalle caratteristiche consone al progetto.
- Evitare gli accrocchi inutili e dispendiosi come pensare di utilizzare i cosiddetti “gestionali” per vendere sui marketplace. Non è cosa.
- Gestire l’approvvigionamento delle merci, le regole di gestione del magazzino, la prevalenza della vendita, soprattutto se si è un retailer con la merce presente anche nei punti vendita.
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