Chi ha conosciuto e comprato prodotti su Pixmania nei primi anni 2000?
Credo siano molti. Pixmania è stato uno dei più grandi siti di ecommerce almeno fino al 2010.
La storia di Pixmania
Fondata dai fratelli Rosenblum ha avuto diverse vicissitudini.
- Tradotto in 20 lingue, presente in 26 paesi.
- 1,4 milioni di articoli presenti sul sito.
- 35 milioni di visitatori unici al mese.
- 9 milioni di clienti.
- 2/3 del fatturato proveniva fuori dalla Francia.
- PixmaniaPro dedicato ai professionisti.
- Pixplace dal 2007 era il marketplace del gruppo.
- Dal 2006 Pixmania faceva parte del gruppo Retail inglese Dixon, allora presente anche in Italia. Potevi comprare ad un prezzo ridotto i prodotto scondizionati, nuovi, presenti nelle vetrine dei negozi Dixon.
Poi dal 2013 al 2016, Pixmania è progressivamente scomparso dal radar degli ecommerce e marketplace europei per arrivare alla liquidazione giudiziaria, appunto, nel 2016 con Pixmania chiuso.
Pixmania è tornata e la sfida della famiglia Rosenblum è davvero colossale.
Riuscire nel 2022 è un’impresa titanica.
Nel 2000 non c’era Amazon, Shopify, niente fibra o quasi, pochi consumatori online…
Si può immaginare che il rilancio di Pixmania non sia quello di farlo entrare nei primi 100 ecommerce europei, quanto di ritagliarsi uno spazio.
Certo che bisogna sgomitare, perché nessuno lascia nulla e la buona immagine di ieri o la community di fan, sempre di ieri, conta poco o nulla oggi.
Si possono rilanciare marchi del passato?
Oggi Pixmania non ha sicuramente la dovizia di prodotti del 2010 e non è un marketplace fornitissimo. Mancano i rivenditori, il traffico è molto basso, le offerte ci sono, ma i clienti sono altrove.
In Francia sono su Amazon, CDiscount, Rueducommerce, Fnac, Darty e altro ancora.
Il commercio non accetta il vuoto e lo spazio lasciato da Pixmania è già stato occupato.
Per riportare il traffico dei consumatori ci vogliono investimenti, investimenti, investimenti. Vale per Pixmania, come vale per tanti altri tentativi di far rifiorire marchi che appartengono ad altri stagioni e che sono nella memoria dei consumatori, i quali possono apprezzare il tentativo, quando leggono un comunicato di PR, ma poi comprano altrove.
Sicuramente molto rispetto per i fratelli Rosenblum, per essere ripartiti con il progetto della loro creatura. Il tempo, che immagino sia poco, ci dirà se la sfida conquista una possibilità di partecipare al mercato o se si ferma definitivamente.