La questione della spedizione gratuita si complica e giunge a un bivio delle decisioni.
Deve rimanere gratuita per i consumatori, anche se genera vincoli e costi significativi per i venditori? Diamo uno sguardo da vicino ai costi associati a questo servizio, interessante e controverso.
La consegna e il reso gratuito sembrano essere la norma.
I commenti sulla consegna gratuita sono divisi come le opinioni. Per alcuni la spedizione gratuita non è in aumento, per molti i costi di spedizione e di reso sono un ostacolo importante per un acquisto online. I consumatori si sono abituati e ora possono chiedere di ottenere l’ambito prodotto lo stesso giorno dell’ordine o al più tardi il giorno successivo.
È il momento di analizzare questa tendenza, perché non è priva di conseguenze. Particolarmente difficile da gestire per molti e-merchant, corrieri e servizi di consegna pacchi, la questione dei costi di consegna è diventata un vero problema.
Quando il venditore addebita le spese di trasporto, non lo fa per divertimento. Lo fa perché la sua redditività è connessa all'addebito delle spese. Share on XE quindi che fare?
Per i giganti dell’ecommerce, la consegna gratis è un’arma competitiva
Quando sono apparsi sul mercato autentici colossi della vendita online, come Zalando, Yoox, Asos, altri, si sono mossi con l’obiettivo di guadagnare quante più quote di mercato possibili. Hanno quindi utilizzato un argomento forte con i consumatori: la consegna gratuita.
Anche l’acquisto di prodotti in grande quantità a prezzi imbattibili, accresce questo fenomeno e contribuisce alla sua crescita.
Sul versante di chi fa le consegne, gli indispensabili e spesso vituperati corriere, per far fronte all’aumento del numero di spacchi spediti giorno dopo giorno, devono innovare, investire in nuova tecnologia e i costi (o parte di essi) sono trasferiti sul costo di consegna.
Si crea un grande problema.
Il momento della disillusione: il conto per i commercianti cresce.
I colossi dell’ecommerce hanno la capacità di sostenere i costi e possono permettersi di non addebitare costi di spedizione per molto tempo.
Al capo opposto, i consumatori non considerano il tempo necessario e i costi connessi al trasporto dei loro pacchi. Non è loro compito farsi carico dei problemi di chi vende, ma i costi ci sono e vanno coperti.
- Costi di imballo.
- Costi di manodopera associata alla preparazione della merce da spedire.
- Costo del vettore.
- Costo dei vari vari passaggi del corriere.
- Costi aggiuntivi per le mancate consegne.
- Costi delle comunicazioni.
- Costi di restituzione della merce.
- E non sono ancora tutti i costi…
Questi costi sono una perdita significativa per i venditori online, soprattutto quando c’è un reso. Il venditore non solo perde il suo guadagno, ma deve anche finanziare il processo intero di restituzione.
Non c’è la bacchetta magica che risolve nulla
È molto difficile risolvere questo dilemma, non ci sono miracoli all’orizzonte, ma solo alcune opzioni per offrire possibilità di consegna a prezzi accessibili per i consumatori.
1 – Consegna a un punto di ritrasmissione
Questa è una delle opzioni più facili da configurare: consegnare in un punto di ritiro e di consegna.
2 – Migliorare e ottimizzare il sistema di notifica per i consumatori.
Non si possono indicare fasce orarie estese, costringendo le persone a stare a casa mezze giornate per essere sicuri di non perdere la consegna.
Le notifiche inviate principalmente via mail possono perdersi nell’affollamento della posta per essere trascurate dal cliente.
Se le notifiche fossero inviate anche via messaggistica, i consumatori potrebbero contattare il venditore o il corriere direttamente, anche senza attendere al telefono per un tempo indeterminato (sempre che i canali di comunicazione siano presidiati).
3 – Cambiare le condizioni per beneficiare della spedizione gratuita.
Invece di offrire la consegna gratuita in modo sistematico, i dettaglianti dovrebbero ad esempio fissare una soglia (spesso un importo dell’ordine) oltre la quale i costi di consegna non sarebbero più applicati.
La realtà è che quando già questa soglia è applicata, si trova ad un valore così basso che, in pratica, tutte le spedizioni sono gratuite.
È anche un tema di presentazione dell’offerta.
Credo che i consumatori sarebbe molto disponibili ad aggiungere un prodotto al proprio carrello per beneficiare della spedizione gratuita.
Vuol dire mettere l’accento su prodotto tangibili, piuttosto che su servizi una tantum come la consegna. L’obiettivo dovrebbe essere migliorare il tasso di conversione e ridurre i costi logistici.
4 – Organizzare una strategia
Collaborare con più corrieri, per sfruttare le specificità di ciascuno corriere, scegliendo quale modello di consegna è più vantaggioso per i diverse tipi di colli (leggeri, pesanti, ingombranti, ecc.) o per le diverse destinazioni.
Il consiglio è provare a mettere in pratica questi suggerimento per limitare i costi di consegna garantendo la piena soddisfazione dei propri clienti. Questi cambiamenti, per quanto semplici, possono fare la differenza e rendere legittimi i costi di consegna.