Vendere su Amazon ha le stesse complessità di qualsiasi vendita in qualsiasi luogo. Anche se Amazon ha grande traffico, molti clienti, genera grande interesse tra i consumatori, i venditori non sono esclusi dal commettere errori, alcuni molto gravi tali da compromettere il successo della loro attività.
1 – Puntare alle vendite e non al profitto
Quando si inizia un’attività di vendita online, è normale puntare alla vendita. In particolare, conoscendo la struttura della vendita su Amazon marketplace dove le vendite trascinano le vendite, è normale concentrarsi sulla crescita veloce.
- Bisogna essere consapevoli del tempo, dei risultati, degli obiettivi e della salute della tua azienda.
- Bisogna capire quando si spostano soldi e quando si producono utili.
Si spostano soldi
- quando si aggiungono continuamente nuovi articoli,
- quando ci si concentra sugli aspetti marginali della vendita,
- quando si mira alla concorrenza, pensando di scalzare la loro posizione.
Si producono utili
- quando si trovano opportunità di mercato,
- quando si definisce la propria posizione di valore,
- quando si costruisce il proprio marchio,
- quando si sviluppa la propria strategia di marketing,
- quando si controllano le metriche e si apportano modifiche,
- quando si riconosce che esistono anche tendenze esterne e che non si controlla tutto.
2 – Non controllare la spesa in PPC
È facile cadere nella tentazione della spesa infinita a crescere su Amazon Advertising, lasciando che gli annunci corrano, senza monitorare da vicino le campagne pubblicitarie.
I due miti più comuni sulla pubblica online sono questi.
- Il primo dice che è impossibile misurare accuratamente l’impatto della pubblicità.
- Il secondo afferma che i risultati di vendita sono la migliore misura della pubblicità.
Il primo mito è una vera sfida che affligge gli esperti di marketing da quando esiste la commercializzazione dei prodotti.
Il secondo mito rappresenta la convinzione prevalente che l’efficacia della pubblicità sia uguale ai risultati di vendita e che esista una relazione diretta tra pubblicità e vendite.
Sul secondo mito si rischia di pagare una tassa stupida, perché se non si ha un processo di revisione e di monitoraggio della spesa pubblicitaria, si rischia di pagare più di quello che si ottiene, alla ricerca di una formula magica che non c’è.
Consiglio: rivedi manualmente i rapporti Amazon una volta alla settimana
- Guarda ogni termine di ricerca che non ha generato vendite e chiediti “è pertinente o no”?
- Qualcuno che cerca questo termine intende acquistare il tuo prodotto?
- È una parola chiave popolare ma non pertinente?
Cerca di evitare di scegliere come target termini di ricerca troppo generici e che comportino spese inutili.
Ricorda che il tasso di conversione Amazon è una delle metriche che l’algoritmo A9 usa per classificare il tuo prodotto
3. Gestire le finanze d’istinto
Non aver chiaro come è calcolata l’IVA è uno degli errori più comuni che si possono trovare. L’IVA esiste, va conteggiata, anche se vi dovessero arrivare fatture iva esclusa.
Lanciare un prodotto e scoprire che le vendite non sono redditizie è un attimo.
Devi conoscere i tuoi costi e i tuoi margini.
Il “fiuto” negli affari non dovrebbe entrare quando si considerano costi, spese, margini.
Avere consapevolezza dell’equilibrio tra ciclo economico e ciclo finanziario è importante in ogni operazione di vendita, in negozio, nello shop online e su Amazon.
Sono gli utili che pagano le bollette e non gli incassi.
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