Facebook è un potente social network, un aggregatore sociale ed un fenomeno di moda. E come tutti i fenomeni di moda è soggetto a valutazioni estemporanee e spesso improvvisate. A novembre 2008, mentre letteralemte Facebook esplodeva in Italia, molti commenti parlavano già del declino di Facebook.
Oggi, quando si scopre che l’utente medio non è attratto dalla pubblicità online, si profetizza già la fine di Facebook perchè non ha un modello di business vincente.
Eppure, un numero crescente di aziende, di negozi, di produttori di beni e servizi arrivano su Facebook. Molti solo per essere presenti, ma tanti con idee e progetti precisi.
Sulle difficoltà della tradizionale pubblicità online scrive My Techbox Online, ma sempre più uomini di marketing sono attratti dal fascino che si genera dall’affollamento di così tanti consumatori in questo spazio sociale.
Che dire quindi delle iniziative di Burger King e della sua controversa campagna di scambio di amici per un panino, e delle applicazioni di Pizza Hut Interface che integra tutta la sua catena di pizzerie e ristoranti su Facebook?
Oppure di Asos.com che continua a crescere di fan nella sua pagina di Facebook e che visti i continui aggiornamenti sicuramente produce un movimento interessante in termini di vendite.
Sono solo alcuni esempi, fra i molti, di forme diverse che riescono ad agganciare il cliente offrendo un servizio, una vendita o una utilità, diversa dal tradizionale messaggio sponsorizzato.
I social network sono un importante momento di connessione tra utenti, ed i negozianti più pronti dovrebbero prestare attenzione alle caratteristiche demografiche degli utilizzatori, e non fermarsi all’apparenza.
E’ anche molto probabile che l’utilizzatore dei social network non sia attratto dalla pubblicità online, ma che sia più disponibile ad altre forme di coinvolgimento che nel terreno dei social network possono trovare uno sviluppo migliore.