E’ un dato di fatto la continua discesa di traffico di eBay ed il cambio di rotta imposto su Etsy
- Ebay è nato quindici anni fa proprio come un sito di commercio sociale, in cui privati vendevano a privati. I punti di forza erano il meccanismo della certificazione reciproca (i “feedback”) e la forte integrazione della community.
Da due anni eBay è un sito in cui prevale la vendita a prezzo fisso e che sembra orientato al venditore professionale e alla vendita delle giacenze di magazzino ad un prezzo molto competitivo.
In questo processo le communities di eBay sembrano di fatto separate dai processi decisionali e quasi in conflitto anche tra loro (acquirenti vs venditori) - Etsy, fondato nel 2005, è il sito che fa vendere e comprare oggetti fatti a mano e prodotti vintage di almeno vent’anni.
Il fondatore di Etsy Rob Kalin ha annunciato “Etsy non è negozi e commercio al dettaglio”, proponendo un ritorno alle proprie origini di sito orientato al commercio sociale, nonostante gli ottimi risultati di questi anni, con l’apertura in quasi tutti i mercati nazionali (in Europa è molto presente in Gran Bretagna e Germania).
“In social commerce, our focus is on people, not products.”
Miscelare il commercio con il sociale è un esercizio difficile ed Etsy sembra aver deciso di non ripetere l’esperienza di eBay dopo la partenza di Meg Whitman.
I social network funzionano come una grande piazza del mercato, in cui ci si incontra, si scambiano idee, opinioni, si gioca.
La grande sfida per tutti i marketplace è come rafforzare i legami sociali per creare effetti di comportamento simili a Facebook, mettendo le relazioni tra le persone al centro dell’esperienza.
Social network e personal network sono due facce della stessa medaglia.
Il pendolo dell’interesse si sposta da un punto all’altro a seconda delle applicazioni che si usano.
Oggi, lo sviluppo del mobile può portare ad un rafforzamento delle applicazioni individuali che assistono il singolo utente a creare una propria rete personale con amici e conoscenti.
Quello che manca in molte applicazioni su Facebook sono gli strumenti per far diventare davvero l’esperienza individuale di acquisto una esperienza sociale e condivisa.