Chiunque abbia provato a vendere qualcosa online è in grado di esprimere le sue valutazioni su cosa preferisce e perché.
Vendere su eBay, oppure vendere su altri marketplace, oppure vendere nel proprio sito web. Da qualsiasi parte si guardino, le esperienze personali contano molto e gli argomenti a favore, o contro, sono sempre validi.
Ognuno costruisce la propria strada verso il successo e cerca le migliori opportunità.
A me sembra che esistano almeno 5 ragioni da valutare con attenzione per scegliere eBay.
1- Il traffico.
C’è una classifica online che aggiorna ed ordina i siti per traffico. La trovate su ebizmba. A fine luglio 2012, eBay è l’ottavo sito mondiale più visitato. Amazon, il più grande negozio online al mondo, è al numero sette. La classifica si riferisce a siti in lingua inglese ed attribuisce ad eBay 210 milioni di visitatori mensili. Portandoci in Italia eBay ha più di 7 milioni di visitatori unici mensili, che raddoppiano aggiungendo i visitatori di eBay Annunci, contro i 2 milioni abbondanti di Amazon, che è arrivato da due anni in Italia e continua a crescere.
In altri termini: ci sono moltissimi acquirenti potenziali già presenti su eBay e che lo usano per trovare quello che vogliono. Devi però offrire articoli di buona qualità, buone foto, prezzi buoni, titoli precisi, parole chiave corrette per far trovare i tuoi prodotti.
Non sto dicendo che è facile, tutt’altro. L’ambiente è competitivo, il cliente cerca il prezzo, la struttura stessa di eBay è fatta per creare competizione sul prezzo e sulla velocità di consegna.
Ci si misura su un servizio al cliente e su una esperienza del cliente di non facile gestione.
Ma è una palestra assolutamente efficace e dove esistono aziende con fatturati stellari, non solo piccoli venditori e piccole aziende.
2 – Vendite a prezzo fisso e vendite all’asta.
Le vendite a prezzo fisso sono la grande maggioranza. E’ vero che le vendite con il formato dell’asta sono efficaci in alcune nicchie di mercato, collezionisti, oggetti vintage, prodotti di cui non è facile stabilire un prezzo di vendita. In questi casi le aste sono uno strumento indispensabile.
Bisogna fare attenzione alle regole di eBay, evitare i contenuti duplicati e lavorare con attenzione. D’altra parte nessuna attività di vendita funziona solo per aver messo la merce online.
Ma la possibilità di avere diversi formati di vendita permette di costruire delle proposte che, ben gestite, sono davvero efficaci.
3 – Struttura semplice dei costi.
Con un negozio Plus e Premium, disponibili per i venditori che si dichiarano professionali, le tariffe di inserzione per oggetti messi in vendita a prezzo fisso con scadenza a 30 giorni, oppure senza scadenza, sono pari a zero. Le commissioni finali sono del 10%, tariffa che andrà in vigore il 19 settembre 2012. Ancora per qualche giorno sono dell’8%.
In genere ogni Paese ha una sua tariffazione e va tenuta presente quando si effettuano vendite mettendo le inserzioni direttamente sulle pagine eBay di un paese diverso dall’Italia.
Diciamo che sono costi di mercato, che vendere ha un costo e che eBay guadagna dalle commissioni. Ma è anche vero che è un dato certo con cui fare le proprie previsioni e bilanci.
4 – Facilità d’uso.
Usare eBay è facile, relativamente facile. E’ facile costruire una inserzione, facile inserire foto, facile pubblicare le inserzioni. Così facile che si rischia di sottovalutare l’impegno e di commettere errori.
Il principale dei quali è non pensare con la testa del cliente.
Spesso sento dire che: il cliente eBay è un cliente difficile. Come se i clienti che comperano su eBay fossero diversi dagli altri.
A mio parere le cose stanno in questo modo.
I clienti sono generalmente gli stessi, shop online o eBay. La struttura di eBay, che formalmente è equidistante tra venditori e compratori, è invece sbilanciata a forte favore del compratore ed il terreno stesso dove si svolge la vendita, per facilità d’uso, mette il cliente in un rapporto in cui perde qualsiasi soggezione nei confronti del venditore.
So bene che molti lo giudicano un elemento negativo, ma di questa situazione bisogna tener conto e lavorare sapendo bene quello che si fa.
Ai venditori il consiglio è di adottare i comportamenti adatti alla situazione. La ricerca su eBay è fatta dalla lista dei prodotti ordinati per rilevanza, ma il prezzo è una componente determinante nella scelta del prodotto.
L’uso della pagina di atterraggio, la pagina dell’inserzione, è sicuramente diverso dall’uso che si può fare nel proprio shop online. Mettersi nei panni del venditore, e mettersi a ragionare con la sua testa quando fa una ricerca, è un ottimo esercizio, che va poi riportato nello shop online, se si vuole essere davvero convincenti e riuscire a trasformare un visitatore in cliente.
5 – Istruzioni d’uso.
La rete è piena di istruzioni all’uso di eBay che, come tutte e da qualsiasi parte arrivino, vanno prese con attenzione, provate e misurate. Nella nuova versione di questo blog che andrà online a breve, una sezione intera sarà dedicata a documenti, tutorial e seminari dedicati alla vendita sui marketplace. Anche in questo caso il consiglio è provare e misurare.