La notizia è apparsa nel mese di giugno 2012, pubblicata su Markt Intern Kein adidas bei Amazon und Ebay ab 2013.
Il divieto dovrebbe scattare dal 1 gennaio 2013 e coinvolge anche il marchio Reebook.
Questo non è un problema nuovo per i rivenditori e distributori, e viene sollevato dai grandi venditori eBay in ogni occasione incontrino i dirigenti della compagnia.
La posizione dei marchi.
La situazione è ambivalente. Per un verso i marchi sembrano preoccuparsi della vendita online, perché temono una pressione verso il basso sui prezzi e si preoccupano anche di non controllare l’esperienza del cliente, per altra parte sono tentati di vendere direttamente sui marketpaces per raggiungere gli acquirenti online.
La posizione di eBay ed Amazon
Nel 2011 eBay ha acquistato Magento e GSIcommerce con lo scopo dichiarato di raggiungere le migliori marche per vendere direttamente su eBay. Ad oggi sono diversi i clienti di GSI che hanno aperto il loro negozio su eBay, ed uno sguardo ai Branded Stores su eBay.com mostra molti produttori e marchi famosi come Sony, Timberland, Calvin Klein, Brooks Brothers, che promuovono i loro prodotti anche attraverso grandi sconti.
Ed al momento sono centinaia di migliaia i prodotti Adidas in vendita su eBay e su Amazon.
A parte questo, eBay consente di vendere prodotti legittimamente posseduti, a patto di non violare le politiche di tutela dei diritti di proprietà del marchio, che sono gestite dal programma Ve.RO.
Amazon consente a venditori di terze parti di vendere merce nello store Amazon e la stessa Adidas è presente direttamente su Amazon.com
Non è molto chiaro come questi stessi brand spiegheranno ai loro rivenditori la loro politica commerciale, a cui comunque impongono di non vendere sotto il MAP (Minimum Advertised Price).
Assumere il controllo della distribuzione.
Nel generale rimescolamento del commercio che sta avvenendo, si possono avanzare alcune idee sulla decisione possibile di Adidas, perché sembra quasi che voglia frenare la proliferazione delle vendite su Internet, ma la realtà non è questa.
E’ certo che la presenza delle marche online ha bisogno di molti elementi. Un flagship store fortemente orientato alla vendita, la presenza in molti canali dalle vendite private ai marketplaces, mantenendo però sempre il controllo su tutti gli elementi di consultazione e lavorando sulla creazione del miglior ambiente per i prodotti ad alta intensità di marca.