Il panorama del commercio sta cambiando anche se non fossimo in recessione. Il contesto economico accelera il cambiamento in atto ed ha più senso cercare di comprendere le opportunità che difendere le posizioni ormai scalzate.
Le notizie sul commercio in questi giorni sono segnate da alcuni dati che sembrano incontrovertibili.
- La caduta dei consumi in generale.
- La caduta dei saldi che interessano poco.
- Le misure sulle liberalizzazioni di orari ed aperture.
- La crescita delle vendite online.
Una breve analisi.
I consumi crescono quando i consumatori hanno una ottimistica aspettativa di reddito e sicurezza. E’ evidente che la situazione economica non consente ottimismo. I saldi riguardano solo abbigliamento e calzature, una voce importante nella spesa, ma sono beni offerti in abbondanza tutto l’anno a prezzi molto bassi. Offerte e promozioni sono, per fortuna, sempre possibili, gli armadi delle persone sono pieni.
Nel frattempo sono anche cambiati i modi di uso delle merci, c’è meno interesse per alcuni prodotti, la domanda si sposta continuamente.
Le opportunità.
Tra il 2006 ed il 2008 sono diminuiti i negozi al dettaglio per 3000 unità all’anno. Nel 2010 sono aumentati di 3600 unità. Stanno sparendo i negozi con una sola unità locale, aumentano i punti vendita con più sedi. I centri urbani di piccole dimensioni sono condannati dalla loro scarsa capacità di attrazione. Le liberalizzazioni sugli orari non faranno aumentare significativamente i numeri dei negozi. Ma potrebbero essere una occasione per aprire in alcuni giorni e chiudere in altri, perché gli indici dei consumi non sono proporzionali agli orari.
Resta il fatto che crescono le vendite online, ma soprattutto cresce la ricerca del prodotto e l’informazione online.
Ma non è solo questo: c’è il fatto che il consumatore fa sapere a tutti cosa fa, come lo fa, cosa vuole, dove lo cerca.
Mettere assieme i punti.
Bisogna riconoscere che la vendita dei coupon, rappresentata da Groupon, Poinx ed altri, è un successo. Un successo con diverse ombre sulla soddisfazione dei clienti e degli esercenti, ma sicuramente un successo per una idea antica declinata in rete.
Allo stesso modo il Social Commerce ed i pagamenti su Mobile, portati anche nell’offline, saranno sicuramente un trend positivo nel prossimo anno.
Cosa dovrebbe fare un’attività commerciale che voglia crescere in questo panorama economico e non semplicemente farsi trascinare dalle cose che vanno in una direzione?
Lavorare attivamente per le promozioni online basate sul business locale.
- Curare i Luoghi. Fare in modo che Google My Business e la pagina Facebook siano curate, complete, pubblicizzate, interessanti.
- Rendere interessanti le promozioni basate sul Mobile. Se desideri che il check-in sul tuo spazio produca qualcosa, la ricompensa deve essere gratificante, anche se è una ricompensa virtuale. In ogni caso non una ricompensa occasionale su campagne occasionali, ma un programma ben nutrito e variato.
- Diffondere il messaggio, gestire le PR online. Se ci sono programmi e premi bisogna farli conoscere, si tratta sempre di social media.
- Obiettivi, strategie ed indicatori di performance. Non è possibile gestire queste attività senza una strategia e senza indicatori che tengano conto dei checkin e delle condivisioni e senza una profilazione demografica che passa attraverso specifiche campagne di Ads su Facebook.
- Creare una lista. La lista è la vita e può essere usata per molte operazioni. Dalla vendita a tempo, al couponing, al club per sentirsi speciale. Senza dimenticare che la lista deve essere trasparente sia per l’adesione che per la cancellazione.
E’ chiaro che queste operazioni e questa strategia hanno bisogno di un luogo centrale da cui diramarsi e da cui dirigere la conversazione. L’acronimo che individua queste attività è SoLoMo – Sociale, Locale, Mobile – e non si può non essere d’accordo con questa affermazione