Una buona idea che arriva dagli anni ‘60 è quella della “minoranza profetica”.
L’espressione è stata coniata dal giornalista americano Jack Newfield e descriveva il sorgere di alcune minoranze negli anni ‘60. Minoranze profetiche sono state quelle che per prime hanno combattuto per la protezione dell’ambiente, per i diritti civili, per le energie alternative e che oggi sono correnti di pensiero ben radicate nel flusso culturale. Le minoranze profetiche non sono poi di un unico segno: lo sono anche i neoconservatori, come coloro che vedono un futuro non certo roseo nell’attuale recessione che non è alla fine.
L’idea della minoranza profetica non si applica al solo territorio della politica e delle ideologie. Ci sono schiere diffuse di consumatori che costituiscono una minoranza profetica.
Quelli che negli anni si sono preoccupati dell’alimentazione corretta, coloro che hanno sostenuto i software open source, ma anche quelli che per primi hanno protestato chiedendo una responsabilità etica alle imprese, che hanno pensato che i suv non fossero certo la migliore risposta alla mobilità individuale, o che oggi pensano e progettano il riuso ed il riciclo dei materiali oppure che guardano con interesse a nuove tecnologie edilizie.
Ignorare le istanze delle minoranze profetiche è sempre un errore per le aziende.
Le minoranze di consumatori attivi possono essere relegate come un fastidioso rumore di fondo e si possono definire come disturbo, fastidio: tanto non incidono immediatamente nelle vendite. Ma in un’epoca in cui le preferenze dei consumatori non durano anni, quando tutto è liquido e volatile, io credo sia molto importante dare ascolto a tutte le voci che non sono mediate e che escono dalla consuetudine.
Non parlarsi sempre addosso e raccontare a mezzo comunicati stampa, ma cercare di capire cosa pensano effettivamente i consumatori e come si scambiano le informazioni.
In molti casi alcuni strumenti consolidati come focus group, gruppi di ascolto ed altro, in molti casi sono lontani da quello che effettivamente succede. Eppure c’è stato un tempo in cui si era decisamente più attenti e meno autoreferenziali.
L’esplosione del fenomeno del jeans inItalia, alla fine degli anni ‘70, lo si deve più alla capacità di interpretare e raccogliere i segnali dalla strada, più che dalla visione di qualche centro stile. Ed oggi a me sembra che questa abilità stia più nei fenomeni di personalizzazione di massa prodotti da aziende come Uniqlo ed H&M, che nella funzione di indirizzo di alcuni designers.
Oggi il posto migliore per ascoltare e vedere le minoranze profetiche è la rete
Quali sono le aziende che vanno a cercare sulle Yahoo Answers quante volte sono citate ? Quante sono le transazioni su eBay che coinvolgono i loro prodotti e come sono immaginati e descritti da venditori e clienti ? Quanti usano Google per vedere le opinioni espresse dai consumatori e soprattutto per tenerne poi conto ?
In lingua inglese c’è PlanetFeedback, RipoffReport ed altri ancora, e non conosco analoghe iniziative in italiano.
Certo, molte voci possono essere rancori privati, ma la maggioranza dei messaggi sono motivati ed appassionati. Alcuni sono sorprendentemente ricchi di sfumature, e sono fonte di informazioni indispensabili al miglioramento dei processi aziendali.
Il valore di queste informazioni va oltre quello che dice sull’ attività, parla della concorrenza e rivela i comportamenti dei consumatori. Ed è un fatto incontrovertibile che la minoranza profetica fa irruzione nella maggioranza più velocemente di quanto la maggior parte delle aziende possa immaginare. Non più tardi di una decina di anni fa una ricerca commissionata sull’agricoltura biologica e sulla penetrazione del biologico, si concludeva con l’affermazione che la nicchia era talmente piccola ed insignificante che tale sarebbe rimasta.
Vediamo in questi giorni quanto in effetti valga, non tanto per la reale penetrazione di mercato, quanto per essere ormai in grado di dirigere i discorsi sulla responsabilità e la scelta dei consumatori.
Spesso si vedono solo le cose che si vogliono vedere, mentre osservare le minoranze profetiche potrebbe aprire uno sguardo sul futuro e sulla innovazione.
Giovanni Cappellotto
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