Quali sono le cose davvero vitali quando si lavora su un progetto web ?
Non sto pensando al nome di dominio, alla casella di posta e agli aspetti tecnico operativi. Sto pensando che ogni volta che ci si trova di fronte ad un cliente che esprime una aspettativa, che ha un bisogno, è davvero difficile esprimerlo con compiutezza. Chi espone una esigenza non è un tecnico e lotta con una difficoltà espressiva.
Ha una idea ma non riesce ad esprimerla completamente. E’ facile che, pur avendo sbozzato alcune idee, le perda nel colloquio ed adotti le idee di altri, magari le preferenze professionali di chi dovrebbe essere un consulente ed una guida.
Ho sempre pensato che una lista di domande può aiutare a comprendersi meglio, e soprattutto mette il cliente nella condizione di esprimere al meglio i suoi concetti da mettere poi in pratica.
Le domande servono a capire il pensiero del cliente intorno al nodo centrale del suo business, mettono nella condizione di esprimere idee ed opinioni e consentono di ascoltare, che in fin dei conti è sempre meglio che parlare a vanvera.
Ultimamente ci troviamo a metter mano a progetti già partiti, risistemare cose che vanno aggiornate, come ad agire su nuove proposte. Le domande sono sempre valide, ma è chiaro che vanno tarate sulla specifica situazione.
Non riuscire a costruire una buona sequenza di risposte è un segnale difficile da superare.
Per esperienza le difficoltà aumenteranno ed il progetto sarà difficile da gestire.
Un progetto che nasca dalla condivisione degli obiettivi, dall’ascolto delle esigenze, avrà molte più probabilità di riuscita e di uno sviluppo ordinato, e soprattutto centrerà gli obiettivi.