Cresce l’uso dei social media e cresce l’interesse dei singoli e delle aziende verso questo autentico ecosistema.
Facebook fa sicuramente la parte principale con 600 milioni di utilizzatori, ma è pur vero che gli utenti sono coinvolti in diverse piattaforme sociali contemporaneamente.
Possiamo anche pensare che la maggior parte trovi in Facebook la soddisfazione e l’appagamento per i loro interessi, ma esiste anche una parte di esploratori che utilizza più piattaforme diversificando le funzioni di produzione ed aggregazione di contenuti e non limitandosi ad un solo servizio.
Il commercio online sta approcciando il social commerce con meno trepidazione che in passato.
Al solito si dimostra che i consumatori sono un passo avanti alle aziende.
Non è difficile capire che la presenza e la condivisione di contenuti che passano nei social media ha un forte impatto nelle scelte dei consumatori.
L’esempio è tratto dalla vita di tutti i giorni: in qualsiasi incontro tra persone passano informazioni commerciali, al bar per uno spritz, in piazza in una chiaccherata, al tavolo di lavoro in una conversazione informale, le persone si scambiano costantemente informazioni e recensioni che poi aiutano nella scelta di un prodotto o di un servizio.
Il social shopping esiste prima della diffusione dei social network, e le aziende stanno ora riflettendo su come utilizzare al meglio la massa di dati disponibili, le pagine Facebook, le community spontanee o organizzate, la condivisione e l’aggregazione attorno agli oggetti sociali.
Comprendere, semplificare, agire
Di fronte ad una realtà complessa la prima cosa da fare è comprendere e poi cercare di ridurre a minino comune per costruire una strategia adeguata. E’ un processo naturale che affronta la complessità, non la nega quando semplifica e lavora per trovare la buona soluzione.
Nel panorama complesso e vario dei social media ho trovato di grande utilità questo infografico di Fred Cavazza
Il panorama è composto da 7 famiglie principali che corrispondo a 7 utilizzi primari .
All’interno di ciascuna di queste famiglie, sono elencati i principali attori:
- La pubblicazione
con piattaforme per blog ( WordPress , Typepad , Blogger , Overblog ), per microblogging ( Twitter ), per flussi di informazione ( FriendFeed , Tumblr , Posterous ) e per servizi wiki ( Wikipedia , Wikia ,Wetpaint ); - La condivisione,
con servizi per condividere i video ( YouTube , Dailymotion , Vimeo ), le foto ( Flickr ,Picasa , Instagram ), il social bookmarking ( Delicious -che sarà di Delicious se viene dismesso da Yahoo ? Digg ), la musica ( Last , iLike , Spotify , Deezer ) o i documenti ( SlideShare , Scribd ); - La discussione,
con strumenti e piattaforme di forum ( PhpBB , bbPress , Phorum , 4chan , Gravity ), strumenti di monitoraggio e di gestione del cliente ( IntenseDebate , coComment , Disqus , JS-Kit ,BackType ), e la piattaforma di ricerca sociale ( quorum , Aardvark , Mahalo ); - Il commercio
con le soluzioni per raccogliere le recensioni del cliente ( Bazaarvoice , PowerReviews ), strumenti collaborativi di gestione dei feedback e delle proposte ( UserVoice , GetSatisfaction ). Le piattaforme per l’ispirazione destinate al fashion, ma anche al design in genere ( Polyvore , StyleHyve , Weardrobe , Hunch ), siti di shopping localizzato e di acquisto di gruppo ( Groupon, LivingSocial ), i servizi per la condivisione di acquisti ( Blippy , Swipely ), il co-shopping ( Look’n’Be ) e la possibilità di creare negozi e tab con prodotti in vendita su Facebook ( ShopTab , Boosket ); - La localizzazione,
con le piattaforme di localizzazione sociale ( Foursquare , Gowalla , Mytown , Facebook Place , Google Places ), le reti sociali locali ( Loopt , Whrrl ), il mobile social network ( Mig33 ,MocoSpace ), i servizi di condivisione e di gestione eventi ( Upcoming , Plancast , Zvents , Eventful , Socializr, Smappo); - Il networking
con le reti sociali personali( myYearbook , MyLife , Badoo ), le reti sociali professionali ( LinkedIn , Viadeo , Xing , Plaxo ), le reti sociali ‘tradizionali’ ( Facebook il cui logo è al centro del diagramma, MySpace , Orkut , Tagged , Hi5 ) e strumenti per la creazione di reti sociali ( Ning , KickApps ); - I giochi ,
dove ci sono gli attori tradizionali del casual gaming ( Kongregate , Pogo , PopCap ,PlayFirst , ma anche nuovi operatori per il gioco sociale ( Zynga , Playfish , Playdom , SGN ) e piattaforme mobili ( ngmoco , OpenFeint ) e virtuale per i più piccoli ( Habbo , Club Penguin ,Poptropica ).
Facebook è logicamente il maggior attore in questo panorama, la gamma dei servizi offerti è molto ampia e copre moltissime esigenze – profilo, grafico sociale, referenze, esperienze, social commerce, microblogging, foto, video…
Google assembla un serie di servizi non sempre in sintonia tra loro, ma rimane sempre lo snodo principale da cui parte una ricerca e si prospetta il progetto “Google +1” di cui parla TechCrunc in un post del 7 dicembre CONFIDENTIAL! Looks Like “Google +1″ Was Just Accidentally Revealed (Pic).
Lo schema proposto suggerisce come la ricchezza corrisponda a servizi più complessi e come sia fondamentale decidere bene quale strategia adottare, con quali mezzi, quali dotazioni finanziarie (tutto costa) e quali debbano essere gli obiettivi a breve, medio e lungo termine da raggiungere.