Brian Solis pubblica alcuni dati che provengono da una ricerca Nielsen e che dimostrano come i social network siano una fonte di informazione ed uno strumento di ricerca
E’ davvero molto interessante perchè fa vedere come il comportamento dei consumatori online si avvicini sempre più a quello che lo stesso consumatore fa nella vita di tutti i giorni.
E perchè mai dovrebbe essere diverso ?
In ogni momento prima di prendere una decisione di acquisto qualunque persona si informa presso la propria rete di amici, conoscenti e parenti. Compera delle riviste, sfoglia cataloghi, acquisisce informazioni nelle varie conversazioni durante la giornata. Il web è un altro strumento che si aggiunge e che amplia la possibilità di contatto e di informazione.
Le domande canoniche sono sempre le stesse:
E un buon prodotto ? Vale davvero la pena ? Costa meno ? Il venditore è affidabile ?
Per tante domande di questo tenore Google non è più l’unico centro solo per la scoperta di contenuti. Ci sono nuovi canali che catturano la nostra attenzione: Twitter, Facebook, FriendFeed, trasportano comunicazioni rilevanti per i consumatori.
La domanda potrebbe essere: i social media sono quindi solo un hype o una parte essenziale del fare business nel 21 ° secolo?
Il cosidetto Web 2.0 include il social shopping, fa leva su siti web, sul blogging e sulla partecipazione alle reti sociali come YouTube, Facebook, Twitter, e, in ogni posto, un rivenditore – o chiunque dei suoi clienti – può creare e condividere contenuti.
Ma quali sono le attività che hanno maggior impatto sulle vendite ?
Le opinioni – i feedback – dei consumatori
Secondo Shop.org il 96% dei rivenditori crede fortemente che le opinioni ed i feedback espresse dai clienti aiutino a capire meglio la clientela e contribuiscano a migliorare la presentazione dei prodotti e le azioni di marketing. I giudizi del cliente possono essere condensati in brevi riassunti e pubblicati sul proprio blog. Essi possono includere anche foto o video prodotti dai clienti. Vi è da aggiungere che la ricerca è stata condotta negli Stati Uniti: sarebbe da conoscere la reale percezione della questione da parte dei venditori italiani.
Widgets Shopping
Gli widgets shopping sono pezzi di contenuto che possono essere visualizzati quasi ovunque su online. I widget hanno un interfaccia grafica utente che visualizza il prodotto o altre informazioni, e che i venditori possono utilizzare per spingere ad una esperienza interattiva i clienti.
Domande e Risposte
Alcuni siti offrono strumenti di domanda e risposta in aggiunta alle recensioni dei clienti. I clienti possono chiedere alla comunità o al commerciante questioni specifiche sul prodotto, come ad esempio “Questo marchio/prodottto ha una vestibilità regolare ? (nel caso di abbigliamento)”
Come le recensioni ed i feedback, le domande e le risposte migliorano l’informazione sul prodotto e possono aiutare la conversione. Esse hanno inoltre aiutano i venditori a perfezionare la descrizione del prodotto, facendo loro capire cosa è importante per i clienti.
Il rovescio della medaglia è l’intervallo di tempo tra una domanda e la risposta, e in alcuni casi, la qualità delle risposte, che possono aver bisogno di una moderazione se anche le risposte sono user generated.
Un altro modo per fare domande e per rispondere è attraverso Twitter. Gli utenti possono ottenere risposte quasi immediate alle domande dirette a un venditore o rivolgendosi all’universo Twitter.
Twitter permette ai venditori di monitorare ciò che viene detto su di loro e potrebbe essere utilizzato come una forma alternativa di feed RSS / email marketing, un modo per condividere l’ offerta di buoni sconto, promozione di prodotti. Un uso adeguato e costante di Twitter, riferito in Italia a nicchie di consumatori al momento più evoluti, potrebbe sostituire la comunicazione via mail, ed è quindi importante offrirlo.
Personalmente credo più a Twitter come ad uno strumento di marketing e di ricerca dei prodotti attraverso liste come Just Tweet It.
User generated Cross Sell
Le promozioni incrociate suggeriscono ai consumatori prodotti e servizi correlati, e sono ideali per la moda, la cosmetica e l’ arredamento. Sono in genere meno efficaci per l’elettronica, il software e le forniture industriali.
Come le recensioni dei clienti, i consumatori preferiscono vedere quello che altre persone come loro desiderano o avrebbero comperato, piuttosto che quello che il negozio propone. Non vi è ragione di credere che gli abbinamenti e le proposte user-generated non debbano avere la stessa popolarità ed influenza delle recensioni e dei giudizi sui prodotti ed i commercianti online.
Blogging
I blog possono essere un ottimo modo per connettersi con i clienti, per parlare di nuovi prodotti, per metter online interviste, video, podcast, notizie, foto e battute.
Essi possono essere un veicolo di costruzione del brand e di costruzione della fedeltà del cliente, perché attirano i collegamenti e il traffico dei motori di ricerca. Il blog richiede passione, amore e nutrimento per rimanere fresco e popolare, oltre che costanza e non funziona postando un articolo a caso ogni tre mesi…
Le pagine di Facebook
Anche se un account su Facebook è gratuito e facile da impostare, l’impatto sul business è spesso determinato dalla popolarità dell’impresa.
La Pagina di Facebook permette la condivisione ed invita gli amici a partecipare, invece di inviare semplicemente una comunicazione via email. Nonostante il basso costo, mantenere e promuovere le Pagine su Facebook richiede ancora delle risorse umane, che comunque hanno un costo….
Le grandi marche che sono riuscite a costruire la loro base di fan su Facebook includono, per esempio, Sephora e Victoria’s Secret. Tra le altre caratteristiche della sua pagina, Sephora mette online discussioni e sondaggi
Victoria’s Secret ha servizi particolari, come Angel Profiles (bio dei modelli famosi), le informazioni su come trovare la soluzione migliore, i link al negozio ed ai prodotti.
Co-Browsing e Social Shopping
Co-browsing è la navigazione di un sito Web da più persone allo stesso tempo ed è ideale per le situazioni di consultazione in cui la gente vuole fare shopping insieme. I servizi di co-browsing che conosco sono ShopTogether e PurchLive, che aggiungono una componente sociale ad un sito di vendita al dettaglio, con la possibilità di invitare un amico a co-navigare un negozio online in tempo reale.
Per esempio,Charlotte Russe dà agli acquirenti la possibilità di invitare amici tramite Twitter e Facebook. Si aggiorna il loro status con un shortlink per chiunque voglia unirsi a loro per la visita.