Ebay modifica la home page, per ora solo ebay.com, ed è il segnale di una profonda revisione del modo in cui i clienti cercano e trovano prodotti sul marketplace.
Siamo in una stagione critica per le vendite, un periodo in cui su eBay passa circa il 30% del fatturato annuale, e questa modifica coinvolgerà un profondo mutamento tecnologico che cerca di chiudere un gap nei confronti di concorrenti sempre più agguerriti e pressanti.
Il quadro in cui si muove oggi eBay
Ebay nasce quindici anni fa, alla fine degli anni ’90, ed è stata pensata e costruita per consentire a chiunque di vendere i propri prodotti ad un mercato amplissimo. In questi anni eBay ha costruito un enorme assortimento di prodotti, che non ha eguali in qualsiasi altro marketplace. Ma il sistema di organizzazione delle proposte è rimasto lo stesso dell’inizio, quando il metodo di vendita preferito (e su cui eBay ha costruito fama e fortuna) erano le aste a scadenza.
Negli ultimi due anni, il core business di eBay – il marketplace – ha avuto indici di sviluppo inferiori alla crescita dell’ecommerce negli Stati Uniti.
E’ vero che le vendite totali di eBay sono ancora il doppio delle vendite totali di Amazon, ma è anche vero che nel terzo trimestre del 2010 Amazon ha superato l’indice di crescita dell’ecommerce.
Il vantaggio di Amazon sta nel suo catalogo
I prodotti sono a prezzo fisso, si basano su cataloghi organizzati, non c’è personalizzazione delle inserzioni, il cliente si sposta con facilità da un’offerta all’altra, il sistema tiene traccia delle preferenze, è facile creare sistemi di cross-selling, recensioni e consigli sulla merce.
Una sfida tecnologica non rinviabile
La sfida con la tecnologia è storia comune per i pionieri del web, soprattutto quando il sistema è stato costruito e sedimentato nel tempo, in modo unico e personalizzato e non riesce più ad adattarsi ai mutamenti rapidi in un mercato che evolve rapidamente.
25 milioni di linee di codice inflessibile da modificare, sono una sfida incredibile.
“E’ come cambiare i motori a reazione di un aereo mentre sta volando” è il commento di Mark Carges, chief technology officer su eBay.
Da quando eBay ha acquisito Positronic due anni fa, si lavora per rinnovare il motore di ricerca di eBay e per costruire un catalogo. Questo serve ad eBay per organizzare i propri annunci e per aiutare i clienti a trovare ciò che desiderano acquistare più rapidamente, evitando i problemi di organizzazione e di presentazione non coerente che affliggono la piattaforma.
Dopo un anno di lavoro, il catalogo di eBay era cresciuto fino all’ 8% di tutte le inserzioni.
Ora, due anni dopo, circa il 20% delle inserzioni eBay sono nel catalogo (avvertenza: stiamo sempre parlando di ebay.com. Dopo di che bisognerà che le modifiche arrivino in ogni destinazione nazionale).
Secondo John Donahoe, Ceo di eBay, il catalogo dovrebbe contenere circa la metà dell’ inventario del marketplace.
L’altra metà dei prodotti sfida la catalogazione perché consiste in oggetti vari, collezioni, e prodotti non catalogabili. E’ stato fissato un obiettivo interno per aumentare le dimensioni del catalogo al 40% delle scorte entro la fine del prossimo anno.
Bisogna superare ostacoli culturali.
Per anni, il personale tecnico non ha partecipato a riunioni strategiche chiave, compresi quelli in cui eBay ha deciso di spingere le merci a prezzo fisso.
Il responsabile della tecnologia ora è una voce fondamentale all’interno della società e incoraggia i tecnici a prendere l’iniziativa per sperimentare nuove idee e per aggiungere funzionalità.
Molte modifiche di fondo sono state fatte in collaborazione con alcuni commercianti.
Questa collaborazione ha già consentito a eBay di diffondere le applicazioni per l’acquisto di smartphone e le nuove pagine prodotto – su ebay.com – sono state costruite con la nuova tecnologia di ricerca.
A riprova che la strada scelta sia quella giusta, eBay cita i risultati di Fashion. Il miglioramento della ricerca sul portale dedicato a Moda, Abbigliamento e Scarpe spinge i risultati totali del terzo trimestre 2010, facendo crescere il settore dell’8%
Certo che la sfida è difficile e molto complessa, ed al di là delle affermazioni ottimistiche si prepara un 2011 con notevoli modifiche sulla piattaforma.
fonte: EBay Attempts to Clean Up the Clutter The Wall Street Journal