A partire dal 14 settembre 2010, Google non assicurerà più la protezione dei marchi sull’acquisto delle parole chiave su Adwords. Google pubblica l’elenco dei paesi interessati dalla modifica della sua policy sui marchi e gli aggiornamenti alle norme.
Perché Google prende questa decisione ?
La causa prima è la sentenza di Marzo 2010 della Corte di Giustizia Europea nella causa che opponeva Google a Vuitton e nelle cause riunite da C-2010/236 a C-08/238. Questa sentenza conclude che Google non era responsabile dei comportamenti delle società che concorrevano all’acquisto delle parole chiave.
Nelle cose, Google ha un potenziale di realizzazione nel valore dei nomi di marca che la liberalizzazione odierna trasforma in parole chiave come le altre, sottoposte alla concorrenza e con un CPC assai più elevato.
Quali sono le conseguenze ?
Attenzione che non è tutto facile.
A parte un inevitabile aumento dei costi delle parole chiave, Google continuerà a rispondere alle richieste dei proprietari dei marchi e delle agenzie autorizzate dai legittimi proprietari, qualora essi ravvisino che l’annuncio confonde gli utenti circa l’origine dei prodotti e servizi pubblicizzati. Google può condurre quindi un’indagine limitata e se ritiene che il testo dell’annuncio confonde gli utenti circa l’origine dei prodotti e servizi pubblicizzati, rimuovere l’annuncio.
C’è quindi da aspettarsi un aumento di denunce, cause e procedimenti tra inserzionisti e marche.
Il fatto che non ci sia il blocco preventivo da parte di Google non fermerà i produttori ed i distributori autorizzati, dall’agire qualora ritengono che i loro diritti sul marchio siano violati.
Per ogni richiesta di informazioni in merito a questo cambiamento di norme è disponibile l’indirizzo mail trademark-policy-revision@google.com