La crisi innescata dalla pandemia ha portato grandi benefici ad Amazon, ma ha anche consentito a brand e ad alcuni rivenditori di rafforzare la loro posizione e la loro offerta online. Wunderman Thompson ha pubblicato lo studio Future Shopper 2021 che propone una lettura su chi guida ispirazione e acquisto tra Amazon, Marketplace, Ecommerce.
1 – Chi guida l’ispirazione e la ricerca per l’acquisto?
Il commercio digitale ha cambiato in modo significativo quello che chiamiamo “il percorso del cliente”. Rispetto ai tradizionali canali di commercio offline, il digitale ha aggiunto livelli di scelta e varietà di prodotti inimmaginabili per come acquistiamo, dove acquistiamo, come scopriamo i prodotti e tanto ancora.
Così come la tecnologia digitale muta e si evolve, così cambiano i processi
che rendono possibile lo shopping.
Il percorso del cliente è un concetto fluido e dinamico.
Nel sondaggio Future Shopper del 2020, c’erano due chiari vincitori definendo i luoghi in cui gli acquirenti trovavano ispirazione: Amazon e motori di ricerca come Google, entrambi citati da più della metà dei consumatori interpellati.
Il rapporto del 2021 suggerisce che i consumatori cercano ispirazione in una varietà di luoghi più ricca che mai, che dipende anche in gran parte da quali paesi guardiamo.
- Amazon rimane la fonte di ispirazione più popolare in diversi mercati.
- Negli Stati Uniti, il 57% dei consumatori lo utilizza per farsi un’idea su cosa acquistare.
Nel Regno Unito Amazon è al 52%, in Germania al 56% e in Spagna al 55%. Tutti questi sono paesi in cui Amazon è una forza matura e dominante nel commercio online e sono anche i paesi dove Amazon Prime è più diffuso. - Altrove, vediamo molta più varietà nei diversi modi in cui gli acquirenti cercano idee di acquisto, con molta influenza locale e regionale.
Un fattore ovvio è che i marketplace, diversi da Amazon, ottengono ottimi risultati in termini di ispirazione in parti del mondo in cui sono ancora più competitivi di Amazon. È il caso dei Paesi Bassi dove il principale marketplace è Bol.com - Su questo rapporto manca l’Italia. Possiamo considerare che l’Italia sia attesti a “metà classifica”, rispetto ai paesi europei considerati.
2 – I principali canali di ricerca nei vari paesi
Il punto in cui i clienti iniziano effettivamente a cercare un prodotto specifico è sempre stato visto come la prima opportunità per attirare lead e avviare il processo di conversione.
Come per l’ispirazione, ancora una volta nei mercati in cui Amazon detiene la quota maggiore del mercato al dettaglio digitale – Regno Unito, Stati Uniti, Germania, Spagna, India, Emirati Arabi Uniti – il marketplace di Seattle si distingue dalla concorrenza per la ricerca di prodotti .
In questi mercati, il 59% dei consumatori utilizza Amazon per cercare prodotti.
In alcuni casi è quasi il doppio del numero di coloro che usano i motori di ricerca.
A livello globale il 38% degli acquirenti online effettua ricerche su Amazon.
Amazon ha facilmente superato Google, in diversi paesi chiave in tutto il mondo, quando le persone sono alla ricerca di prodotti specifici da acquistare.
I marchi e i rivenditori devono ripensare alla propria SEO o alla ricerca a pagamento per ottenere i vantaggi di queste ricerche su Amazon.
Tuttavia, il dominio della ricerca di Amazon non è così completo come lo era l’anno scorso, anche nei mercati dove è più forte
- Negli Stati Uniti e Regno Unito il 61% e il 56% dei consumatori intervistati nel 2021 ha detto di aver utilizzato Amazon per la ricerca di prodotti e nel 2020 il numero era intorno all’80%.
- In America Latina il 55% dei consumatori utilizza Mercado Libre per la ricerca.
3 – Nella lotta per la supremazia tra Amazon, marketplace e motori di ricerca, c’è spazio per altri canali?
La grande novità del sondaggio del 2021 sono stati senza dubbio i social media. Menzionato solo dall’8% degli intervistati nel rapporto dello scorso anno, il social è ora la terza opzione di ricerca preferita per i consumatori statunitensi, utilizzata dal 28% di loro.
- Una percentuale ancora maggiore di acquirenti utilizza i social media per le ricerche in India (32%),
- negli Emirati Arabi Uniti (32%)
- in America Latina (31%).
4 – Quali canali utilizzano gli acquirenti globali online per fare acquisti?
Dopo aver visti i primi due punti non sorprende vedere che i marketplaces detengono la quota maggiore della spesa online.
- Al primo posto a livello globale “Altri Marketplaces” raggruppa Alibaba, JD.com, Pinduodo, eBay, Gumtree con il 23%
- Al secondo posto troviamo Supermercati e Drogheria con il 18%
- Al terzo posto Amazon con il 14%
I prossimi anni saranno caratterizzati dalla concorrenza tra i marketplaces, perché Amazon cerca di aumentare la sua portata in tutta l’Asia e Alibaba proverà a guadagnare terreno.
5 – L’unica vera sfida al dominio dei marketplace proviene da supermercati e negozi di alimentari, che a livello globale godono della seconda quota maggiore (18%).
La pandemia di COVID-19 ha chiaramente influito su queste cifre. Mentre uno su cinque acquirenti digitali (19%) riferisce ancora di non acquistare mai generi alimentari online, questa è la metà della cifra registrata dall’analoga ricerca dello scorso anno.
Le chiusure, le quarantene e le preoccupazioni sul distanziamento sociale hanno visto un forte aumento degli ordini di generi alimentari online, anche dove i supermercati sono stati classificati come vendita al dettaglio “essenziale” e autorizzati a rimanere aperti.
I supermercati hanno tratto grandi benefici dalla possibilità di mantenere attivi contemporaneamente sia i canali online che quelli fisici nella maggior parte dei paesi.
Nella mente di molti consumatori, i supermercati hanno offerto un’ancora di salvezza durante tutta la pandemia, fornendo un canale familiare da cui acquistare quando altri punti vendita sono stati chiusi.
Per molte persone, ordinare online dal proprio supermercato durante il blocco è stato il primo assaggio del commercio digitale.
6 – Che fare?
I Marketplace aprono la strada online: Amazon in Occidente, Tmall, Taobao, Lazada in Asia, Mercado Libre in America Latina.
Offrono un ottimo servizio, attirano e trattengono i consumatori.
Il commercio non è solo marketplace.
L’idea di avere tutto in un solo posto attrae sempre i consumatori. Ma i marketplace non solo la somma di tutto quello che vogliono le persone quando decidono di comprare qualcosa.
Due terzi vogliono ancora comprare la stessa marca in un negozio fisico oltre che online.
Guidato dagli alimentari e dalla drogheria, l’acquisto in negozio è ancora una opzione più popolare e superiore a qualsiasi canale digitale in almeno cinque categorie di vendita al dettaglio.
Che si tratti di canali online o in store, bisogna avere una visione d’insieme e non immaginare operazioni di vendita a sé stanti.
Questo comporta adeguare la tecnologia in tutte le fasi del percorso del cliente ed esplorare tante possibilità, mentre come commerciante guidi la tua offerta.
fonte del post The Future Shopper Report 2021