L’Africa è un continente enorme, con una popolazione ed un reddito personale in rapida crescita. È anche un continente pieno di contraddizioni, con 54 paesi, ognuno un in fase diversa di sviluppo, con alcune economie più sviluppate di altre, pur in un contesto diverso.
Le entrate da vendite online in Africa sono di 3,5 miliardi di dollari all’anno pari al 3,5% delle vendite retail totali. Si vende di più online in Australia che nel continente africano.
Ma la popolazione in Africa è 1,35 miliardi di persone, come in Cina, ma in crescita con i dati demografici sbilanciati a favore dei giovani.
La previsione è che l’Africa abbia tante componenti per poter guidare una espansione nella sua economia e crescere nell’ecommerce. Nel futuro, l’Africa potrebbe rivelarsi una vera sorpresa con il mercato ecommerce più grande del mondo.
I più grandi marketplaces online in Africa
Jumia è il maggior marketplace in Africa, con 23 milioni di visite al mese, l’unico con una dimensione panafricana con presenza in Nigeria, Egitto, Marocco, Kenya, Tunisia e altri paesi.
È seguito da Takealot con 10 milioni di visite mensili, il 96% delle quali arriva dal Sudafrica.
Anche Souq ha 10 milioni di visite che arrivano soprattutto dall’Egitto. Nel 2017 Souq è stata acquisita da Amazon e negli Emirati Arabi Uniti e in Arabia Saudita i siti sono stati rinominati Amazon. Il nome Souq rimane in Egitto.
Konga è focalizzato sulla Nigeria, Soon è mediorientale con l’11% del traffico che arriva dall’Egitto. Zando è sudafricano, Kilimail soprattutto keniota.
Amazon è presente anche in Africa, ma solo lo 0,01% del suo traffico arriva dall’Africa ed è inferiore a 250.000 visite al mese.
Le proprietà sono diverse.
Jumia è una società tedesca quotata alla borsa di New York, Souq appartiene ad Amazon e gli altri marketplace ricevono investimenti da Cina, Stati Uniti, Svezia e Israele.
Jumia in Africa
Jumia parte come startup costruita da Rocket Internet a Berlino, dove si trova la sede di Jumia. È un marketplace online che non vende direttamente prodotti, ma offre spazio a rivenditori in tutte le categorie di prodotti tra cui generi alimentari, salute e bellezza, articoli per la casa, elettronica, moda, bambini e giocattoli.
Il mercato maggiore è in Nigeria da dove arrivano il 31% delle visite mensili.
Altri cinque paesi portano più di un milione ciascuno di visite: Marocco, Egitto, Kenya, Tunisia e Costa d’Avorio.
Jumia ha molti progetti Internet in Africa che spaziano dai viaggi alle consegne a domicilio di cibo e arrivano ai servizi di pagamento. La sua espansione in Africa ha vissuto momenti tumultuosi quando un Camerun e Tanzania ha chiuso per l’instabilità politica dei paesi.
Jumia ha introdotto abitudini e servizi popolari dell’ecommerce, come il Black Friday, Jumia Prime, servizi di logistica dedicata, iscrizione al B2B e acquisto diretto dall’estero.
Le aziende fuori dall’Africa, interessate a vendere su Jumia, devono essere proprietarie dei marchi o venditori autorizzati dai marchi. Ci sono due programmi dedicati: Jumia Global e Spedito dall’estero che forniscono l’accesso alle imprese straniere con tariffe che variano a seconda delle categorie.
I venditori possono vendere sia prodotti già presenti nel catalogo Jumia, che utilizzare i servizi di produzione dei contenuti Jumia.
Takealot.com in Sud Africa
Takealot.com basce nel 2011 acquisendo una soluzione esistente di ecommerce. Nel 2015 si fonde con il concorrente Kalahari.com, dal 2018 è proprietà del conglomerato Internet sudafricano Naspers.
Oggi Takealot.com è sia un marketplace per rivenditori che un venditore diretto, con articoli presenti in tutte le categorie di prodotti in vendita un Sud Africa. Ogni mese ha 10 milioni di viste 1,8 milioni di acquirenti.
I venditori di terze parti si stima producano il 36% dei 300 milioni di dollari venduti in un anno da Takealot.com
I venditori che usano i servizio di distribuzione di Takealot pagano le commissioni di evasione per ogni ordine e le spese di stoccaggio quando si superano i 35 giorni di vendita unitaria.
Takealot.com ha punti di raccolta dei pacchi e centri di distribuzione in tutto il paese. I venditori possono scegliere di mandare il loro inventario a Takealot per una spedizione immediata all’acquirente oppure inviare la merce singolarmente al centro di distribuzione. La merce presente nella logistica di Takealot.com ha la priorità nella Buy Box perché appare sempre disponibile, in stock.
Infine Takealot.com possiede il rivenditore di moda online sudafricano Superbalist e il servizio di consegna di cibo Mr D Food.
Souq in Egitto
Souq nasce nel 2005 per iniziativa dell’imprenditore siriano Ronaldo Mouchawar.
L’ispirazione è il sito di aste online sullo stile di eBay.
Nel 2010 Souq passa al modello Amazon per diventare la più grande piattaforma di ecommerce del mondo arabo. Nel 2017 Souq è stato acquisito da Amazon e serve Emirati Arabi Uniti, Arabia Saudita. In Egitto continua ad utilizzare il nome Souq.
Con 10 milioni di visite al mese, Souq vende una gamma ampia di articoli di elettronica, elettrodomestici, generi alimentari, moda, libri. giocattoli e prodotti per il fitness.
Souq Egypt mantiene il proprio sistema di registrazione del venditore.
Tutti gli ordini vengono spediti da Souq, non dal venditore e le aziende devono fornire un magazzino o un indirizzo del negozio in Egitto dove il corriere può ritirare gli ordini. Le commissioni variano dal 5-20%
Souq offre anche un servizio di evasione ordini, chiamato “Fulfilled by Souq”, che è molto simile a Amazon FBA. I prodotti gestiti da Souq hanno un ranking più alto nella ricerca, una priorità più alta per il Buy Button e si qualificano per il ritiro da parte del cliente e la spedizione internazionale. Possono anche partecipare al “White Friday”, l’equivalente del Souq del Black Friday.
Altri mercati online in Africa
Bidorbuy
Con 1,9 milioni di visite al mese è il secondo sito per traffico in Sud Africa.
È iniziato nel 1999, seguendo il modello di aste online di eBay, ma le inserzioni a prezzo fisso sono ora il formato più popolare. Bidorbuy è un marketplace puro e semplice, non un rivenditore in sé. Molti dei venditori su Bidorbuy sono aziende e il sito ha un programma completo di protezione dell’acquirente.
Konga
È stato lanciato nel 2012 e offre prodotti tra cui computer, telefoni, moda, articoli per la casa, giocattoli e altro ancora. Konga è un marketplace online e un venditore diretto e dispone di un proprio servizio logistico e di una rete di punti di raccolta chiamata Kxpress.
Kilimall
prende il nome dal Monte Kilimangiaro. È stato fondato in Kenya nel 2014 e conta 270.000 visitatori mensili dal Paese, che rappresentano l’81% del suo traffico totale. È interessante notare che il 14% dei visitatori di Kilimall proviene dalla Cina. Kilimall è solo un marketplace online, non un rivenditore, ma gestisce il proprio servizio di evasione ordini e programmi di acquisto globali.
fonte del post: Online Marketplaces in Africa: Fast Growth, Enormous Potential
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