Il 5 luglio 2021 Jeff Bezos lascia la guida di Amazon che ha un enorme potere sul mercato.
Nel 2020 il distributore alimentare SpartanNash ha ri-negoziato un accordo con il gigante dell’ecommerce. Amazon ha aggiunto una condizione: se avesse comprato generi alimentari per un valore di 8 miliardi di dollari in sette anni, avrebbe potuto acquistare fino al 15% delle azioni di SpartanNash ad un prezzo potenzialmente inferiore al valore di mercato. Amazon ha anche chiesto di essere informata di eventuali offerte di acquisizione per SpartanNash ed avere una finestra di 10 giorni per per lanciare una contro offerta.
Questo tipo di disposizione sta diventando un luogo comune per Amazon.
Nell’ultimo decennio Amazon ha concluso accordi simili, in cui riceve diritti per acquistare azioni (chiamati warrant) con più di 80 società.
I warrant spesso consentono ad Amazon di acquisire parti di questi partner commerciali a tariffe inferiori a quelle di mercato.
Nel suo ultimo rapporto trimestrale.
Amazon ha valutato i suoi warrant in 2,8 miliardi di dollari più di cinque volte il livello di cinque anni fa. Come le stock options, i warrant consentono al titolare di acquistare azioni a un prezzo prestabilito durante un determinato periodo. Se il titolo supera questo prezzo di esercizio, chi possiede il warrant può acquistare azioni ad un prezzo inferiore a quello di mercato.
- Clean Energy Fuel Corps è un fornitore di gas naturale – Amazon può arrivare a possedere fino al 20% nel prossimo decennio.
- Air Transport Services Group è una società di leasing di aeromobili – Amazon ne possiede già il 19,5%
- Startek Inc. è un fornitore di call center – Amazon può acquistare il 20% della società se i partner fanno affari per 600 milioni di dollari in 8 anni.
Gli accordi funzionano per entrambe le parti.
Il giorno in cui SpartanNash ha annunciato l’accordo con Amazon che includeva fino al 15% delle sue azioni in warrant, il prezzo delle stesse è salito del 26%.
Ad ogni modo, Amazon sta già affrontando la pressione dell’antitrust e questi accordi con i fornitori potrebbero portare a più controllo.
Non c’è da stupirsi che Jeff Bezos si dimetterà da CEO il 5 luglio e volerà nello spazio il 20 luglio.
fonte: Amazon Demands One More Thing From Some Vendors: A Piece of Their Company di Dana Mattioli