La flessibilità è ormai un aspetto importante nella vendita al dettaglio.
I consumatori sono sempre più flessibili nella loro vita quotidiana e si aspettano altrettanta flessibilità nelle loro attività di acquisto.
I rivenditori devono affrontare nuove sfide e chi si mantiene legato al proprio canale di vendita originale e consolidato, compete a fatica con chi offre soluzioni flessibili.
ecommerceDB ha analizzato i risultati di una inchiesta, promossa da Statista, sulle soluzioni flessibili combinate tra online-offline per scoprire cosa pensano i consumatori del Regno Unito, Germania, Francia e Italia.
Controllare se un prodotto è disponibile nel negozio locale.
Nel Regno Unito, in Germania, Francia, Italia, il servizio più richiesto dai consumatori è controllare online se un prodotto è disponibile nel negozio locale. Circa la metà degli intervistati vorrebbe utilizzare questo servizio. Piace l’idea di controllare sul web se un prodotto è disponibile nel proprio negozio locale, prima di recarsi nel punto vendita.
Questa attività coinvolge la visibilità delle disponibilità per le grandi organizzazioni di vendita e la digitalizzazione degli inventari per i “piccoli” retailer che vogliono avere uno spazio di vendita online.
È un investimento consistente, che potrebbe essere discriminante per molti retailer.
Non solo. Mette anche una linea di demarcazione tra prodotti diffusi e reperibili in molti canali di vendita e la costruzione di negozi fisici come punti esperienziali.
Ritiro e restituzione presso il negozio locale.
Questo è un altro tema molto popolare perché non coinvolge solo il ritiro dell’acquisto, ma anche la restituzione. Se il ritiro della merce in punto vendita è un tema ormai di facile presa e che può essere organizzato con uno sforzo relativo, la restituzione ha ancora molti freni.
Il consumatore pensa sempre al suo maggior vantaggio e il tema del reso del prodotto acquistato, oltre il diritto di recesso, è un tema da affrontare, sapendo che questo vantaggio offerto al consumatore ha un costo.
Restituire per posta un prodotto acquistato in negozio.
Meno del 20% degli intervistati in Europa ha espresso interesse per questo servizio, con l’Italia che rappresenta il valore più basso (10%).
È il segnale che per il consumatore è indifferente dove compra un prodotto, online o offline. Lo stesso consumatori chiede ai marchi e alle insegne che vendono i marchi, di comportarsi allo stesso modo.
Offrire combinazioni online-offline più flessibili.
I consumatori stanno lanciando forti segnali ai rivenditori e potrebbe essere vantaggioso offrire più combinazioni online-offline come importante strategia di business.