Siamo nell’era dei marketplace. Non sono solo le vendite che crescono su Amazon e molti altri marketplace generalisti, ma è proprio la forma marketplace destinata a crescere, a raccogliere investimenti, venditori e clienti.
Alcune tendenze da seguire
Dopo la fase di rapida crescita della quota di mercato delle vendite online sulle vendite totali, si colgono alcuni segnali.
1 – Molti ecommerce stanno rallentando le vendite e molti stanno chiudendo
Coloro che hanno aperto un ecommerce nel pieno della pandemia per sostituire la vendita online alla vendita fisica scoprono che i costi di gestione sono alti, i risultati sotto le aspettative e che il costo di creazione del traffico è alto. Se il progetto di vendita online non ha una base solida, rischia di essere abbandonato per mancanza di tempo. Se i clienti tornano nei negozi, molte aziende non sono strutturate per gestire più attività e danno la precedenza a quello che sanno fare meglio.
Alcuni ecommerce saranno ripensati, molti saranno abbandonati.
2 – Rallenta la corsa all’ecommerce dei discount
Il consumo alimentare nel corso degli ultimi 18 mesi potrebbe essere cresciuto sul totale dei consumi, per il rallentamento generale degli altri consumi dovuto alle misure di contenimento. Nel frattempo sono partiti diversi progetti di vendita online, sia per aumentare il livello di servizio, che per conquistare nuove quote di mercato.
Si scopre che l’ecommerce è difficilmente compatibile con un modello di distribuzione a basso costo, costruito su acquisti di massa e riduzione dei costi operativi a tutti i livelli.
Dopo aver installato servizi di click & collect su tutta o parte della rete, nulla dice che chi opera nel settore del discount continui l’avventura di generare ecommerce con costi difficilmente compatibili con modelli a basso costo.
Aveva ragione Primark nel 2020, quando, pur nella perdita secca di vendite dovute alla chiusura dei punti vendita, dichiarava di non essere interessato all’ecommerce?
3 – Ci sarà un aumento delle aperture di nuovi negozi fisici?
Con le operazioni di contenimento in (parziale) ritirata, le persone affollano nuovamente le città, riprende il movimento turistico e si rivedono alcune code nei negozi. Si possono controllare due sentimenti diversi del consumatore.
- Le persone cercano il contatto fisico e vogliono riprendere spazi di acquisto sociale. C’è un commercio sociale più sociale del commercio in negozio?
- Le persone sono ancora infastidite e trovano molto comodo, utile e piacevole continuare l’esperienza di acquisto online. È facile, conveniente, rapido, non c’è più remora al reso.
Questa situazione porterà a due tendenze:
- Molti punti vendita chiuderanno. Non saranno sufficienti i primi incassi per far fronte all’accumulo di impegni passati e molte attività chiuderanno, sommandosi alle attività che hanno chiuso negli ultimi 18 mesi.
- Nuovi punti vendita apriranno. Alla chiusura di molti punti vendita, corrisponde anche la presenza sul mercato del lavoro di molte persone che potrebbero pensare di investire nell’apertura di una propria attività. In queste situazioni c’è sempre un cambio di protagonisti e la sostituzione di chi chiude con chi apre è una normalità.
Il problema è capire quanto “fiato” avranno le nuove attività e quanti professionisti del retail entreranno in campo.
Non sto ipotizzando che le nuove aperture supereranno le chiusure e nemmeno che i negozi riprenderanno vita nei centri minori, sotto la capacità di attrazione.
E nemmeno penso che tutte le nuove aperture sopravviveranno.
Ma è già successo che, in queste situazioni, il retail fisico vive una nuova effervescenza.
4 – Si entra nell’era dei marketplace
Non si tratta solo di stabilire quanto crescerà Amazon e gli altri marketplace generalisti.
Ci sono segnali molto importanti e sempre più evidenti che la nuova normalità sarà la costruzione di un marketplace.
Perché SalonCentric sta lanciando un marketplace?
SalonCentric è un azienda statunitense di distribuzione all’ingrosso presente su 48 stati con 564 punti vendita.
Ha annunciato ‘intenzione di lanciare uno dei primi marketplace dedicati ai prodotti di bellezza all’ingrosso nel settore dei saloni per professionisti utilizzando la piattaforma Mirakl Marketplace.
Il lancio è previsto nell’autunno 2021. Con la trasformazione in marketplace SalonCentric prevede di triplicare la sua selezione di prodotti online aggiungendo oltre 350 fornitori di terze parti insieme alle sue selezioni di prodotti esistenti, che arrivano da 150 fornitori.
Attraverso il marketplace, SalonCentric si espanderà anche in nuove categorie, tra cui attrezzature per saloni, extension per capelli, software e servizi per saloni, tra gli altri, per diventare un vero punto di riferimento per le forniture professionali per i professionisti della bellezza.
Sono molti i marketplace ai nastri di partenza e alla ricerca dello spazio per dialogare con i consumatori e i rivenditori.
L’iniziativa può partire da un federatore come SalonCentric o da un brand che riesce a raccogliere anche altri venditori e terze parti.
Ricorda che il rischio più grande per un ecommerce è che se il tuo sito web non ha esattamente ciò che il cliente sta cercando, semplicemente passa a uno che lo ha e altrettanto spesso lo trova su un marketplace, dimenticando il tuo… Share on X
Stiamo lavorando su progetti di Marketplace molto interessanti