Sei interessato ad aprire un sito ecommerce? Sei insoddisfatto delle prestazioni della tua attuale piattaforma di eCommerce e ti stai muovendo per cercare una nuova soluzione? Stai cercando di modificare la tua strategia online e vuoi rimodellare il tuo futuro nella vendita online?
Quando si tratta di selezionare la propria piattaforma di ecommerce, la decisione comporta un lungo processo di valutazione. Scegliere tra diverse piattaforme di eCommerce è complesso e non è semplice definire i confini dell’area operativa. Molte piattaforme sono diventate obsolete, alcune non si sono sviluppate a dovere, altre non soddisfano le esigenze dei venditori di oggi.
Una situazione che rappresenta un alto grado di incertezza, quando è in gioco il futuro a lungo termine del tuo ecommerce, visto che la piattaforma è la spina dorsale della tua attività.
Cose molto importanti da tenere in mente per evitare rischi.
1 – Costo totale della proprietà ecommerce.
Costi di hosting, cosi aggiuntivi, fee addizionali, assistenza (non è manutenzione), manutenzione (non è assistenza), minacce alla sicurezza; è difficile determinare il costo totale della proprietà. Di sicuro non lesinare sull’hosting, perché le fondamenta della tua costruzione stanno in hosting affidabili e sicuri, proporzionati al valore del tuo investimento.
2 – Generare vendite e gestire contenuti.
Molti ecommerce pronti all’uso non offrono potenti funzionalità di gestione del contenuto. Valuta con attenzione la generazione dei tuoi contenuti originali e la loro organizzazione; calcola anche il costo della integrazione con terze parti.
3 – Incertezza sul supporto
Senza la garanzia di supporto e di aggiornamenti continui, metti a rischio il tuo business. Il mondo è pieno di ottime soluzioni che si sviluppano su alcuni mercati, ma non attecchiscono altrove. Una valutazione di opportunità è sempre doverosa prima di aderire con entusiasmo a offerte di cui potresti pentirti.
4 – Regolarità di aggiornamenti.
Spesso tra due versioni del software ci sono pause lunghe di riflessione. Il problema è che le pause lunghe si traducono in problemi quando aggiorni da una versione precedente molto datata.
5 – Funzionalità di ricerca limitate.
Non sottovalutare d integrare una potente funzione di ricerca nel tuo shop online per il tempo e l’investimento necessario. Hai bisogno di terze parti che non sono tutte uguali e che hanno caratteristiche solo apparentemente simili. Evita errori in fase di selezione, solo se sai esattamente quello di cui avrai bisogno.
6 – Dropshipping
Non siamo fan del dropshipping straccione e fatto male.
Implementare funzioni commerciali complesse, può essere costoso. Ma se hai i contatti giusti, la disposizione adatta e non pensi che sia un’attività a costo zero, vale la pena investire nel dropshipping.
Capire quali sono i diversi tipi di piattaforme ecommerce
La prima e fondamentale decisione da prendere è scegliere la piattaforma di eCommerce. Una soluzione software è la base di tutte le attività che il tuo marchio userà per anni. Lo scenario delle soluzioni si apre con un ventaglio di possibilità.
Open source
Le soluzioni open source consentono l’accesso gratuito al codice sorgente. Si tratta di un enorme vantaggio quando si deve adattare il software alle tue esigenze specifiche.
Un software Open Source ha queste caratteristiche
- Distribuzione gratuita del software e trasferimento del codice sorgente
- Autorizzazione ad apportare ulteriori modifiche al software
- Trasferimento del codice sorgente modificato alle stesse condizioni di licenza
- Integrità del codice sorgente
- Divieto di limitazioni al trasferimento del software concesso in licenza con altri software
- La neutralità del software rispetto ad altre tecnologie
La grande diffusione di software open source mostra che una ancor più grande comunità lavora al miglioramento del programma. Bisogna dire che tutte le modifiche al software, compresi gli adattamenti alle terze parti che si agganceranno alla piattaforma, richiedono tempo e competenza.
Tempo e competenza costano, non sono gratis.
I costi vanno quindi tutti valutati.
Software As a Service
I Software As A Service fanno parte del cloud computing.
È una soluzione sviluppata da un’azienda che rende disponibili i propri servizi ad un ottimo livello di sviluppo, a chi vuole avere una piattaforma di vendita online.
Il negozio online è una istanza sviluppata dal fornitore sui propri server e dedicata al singolo merchant.
Lo sviluppo, la manutenzione, gli aggiornamenti, sono tutti eseguiti dal fornitore che fa pagare per tutto questo un canone mensile.
È il fornitore dei servizi cloud che decide quali servizi erogare e quale roadmap di sviluppo dare al proprio strumento.
Chi paga il servizio ha un ecommerce che cresce e si sviluppa secondo delle direttive a cui deve adattarsi.
La fase di implementazione è solitamente breve e l’ingresso sul mercato è rapido.
Se tutta l’infrastruttura IT non è governata dal merchant, costui può concentrare le sue energie sulla vendita.
Per utilizzare un SaaS NON si richiedono competenze avanzate di programmazione, perché il software è completamente sviluppato dai proprietari.
Se lo sviluppo non è controllata dal merchant proprietario dell’ecommerce, costui deve adattarsi a tante cose: i template, le terze parti che si possono agganciare e può scontare la difficoltà di soddisfare requisiti specifici.
Da considerare anche la protezione dei dati: il proprietario del servizio Cloud deve gestire dati aziendali critici e assume tutto il processo di supporto per il software.
Piattaforme costruite in Software As A Service, ma anche Platform As A Service, vanno da soluzioni semplici, alla portata di chiunque voglia cimentarsi con la vendita online, e arrivano a soluzioni decisamente più complesse costruite per essere dei B2B, oppure soluzioni per marketplace di grande rispetto.
Anche la quota mensile che viene chiesta per partecipare ad una piattaforma ecommerce SaaS, va da poche decine di euro al mese, a migliaia di euro al mese.
Questo per dar conto dell’ampiezza della scelta e della differente complessità del servizio.
Piattaforme proprietarie
Le piattaforme proprietarie appartengono ad aziende che sviluppano il loro codice esclusivamente per loro, con l’intenzione di proteggere il codice e non renderlo disponibile a terzi.
L’obiettivo è garantire l’inaccessibilità dei dati, la costruzione in proprio dei servizi che altri prendono da terze parti.
Sono attività alla portata esclusiva di grandi aziende che hanno squadre dedicate di programmatori che seguono tutti gli sviluppi del software.
Chiaramente queste piattaforme non sono né in vendita né in locazione…
Soluzioni personalizzate
Le soluzioni custom sono sviluppate per un progetto specifico e richiedono ampie conoscenze e risorse di programmazione.
Il rivenditore che apre un ecommerce con un negozio online sviluppando la piattaforma sulle proprie esigenze, sa che deve affrontare spese importanti e tempo sufficiente allo sviluppo.
Il rischio è che la tecnologia oggi adottata non tenga lo sviluppo elaborato pari alle piattaforme Open Source e alle piattaforme SaaS che contano su altre risorse, economiche e di programmazione.
L’auto sviluppo comporta costi continui a lungo termine.
Ma è altrettanto ovvio che se ci sono fior di aziende che sviluppano in proprio soluzioni personalizzate, i benefici superano i problemi nel loro criterio di valutazione.
Come fare la scelta giusta.
Investire in una piattaforma di ecommerce è una impresa significativa perché obbliga a scegliere e la scelta deve portare ad un ritorno sull’investimento.
Nel processo di selezione della piattaforma le aziende perdono di vista i loro obiettivi, seguono la moda e la folla, oltre ad essere attratte da specchietti e cose inutili.
Oppure perdono tempo a confrontare le piattaforme mettendo in una tabella una caratteristica dopo l’altra.
Ma una selezione di questo genere blocca la scelta nel momento attuale e non considera come evolverà la tua azienda nel tempo.
La scelta della piattaforma dovrebbe risultare dalle risposte a queste domande.
1. Chi sei
La domanda è fondamentale perché imposta la tua attività. Vuoi innovare sul mercato, vuoi arrivare per secondo e raccogliere meglio di chi è partito prima di te?
Soprattutto: quanto rischio, quanto tempo e quanti costi sei disposto ad investire per raggiungere i tuoi obiettivi aziendali?
Solo se identifichi la tua organizzazione e le tue motivazioni, puoi capire quale tipo di piattaforma è la tua piattaforma.
- Hai un team tecnico interno?
- Ti appoggerai ad un team tecnico esterno?
- Non ti serve alcun team tecnico perché non hai voglia di investire su questo aspetto e ti vuoi solo concentrare sul marketing personalizzato verso il cliente finale?
2 – Il tuo profilo commerciale
Da sempre il profilo commerciale e i margini influenzano la selezione della tua piattaforma di ecommerce. Il modello di licenza della piattaforma sarà/non sarà adatto al modo in cui opera la tua azienda.
- Come finanzierai questa impresa?
- Quali sono i tuoi margini?
- Quante sono le transazioni che ti aspetti?
- Quanti sono i mercati in cui vuoi operare?
3 – La tua roadmap
Devi avere chiara fin dall’inizio una evoluzione della tua azienda su una base temporale da 3 a 5 anni. Gli investimenti, a qualsiasi titolo compresi gli investimenti digitali, devono avere un quadro di riferimento.
Se l’approccio è: proviamo e poi vediamo, il miglior consiglio è lascia perdere.
Non si può pensare al successo a lungo termine come ad una scommessa dal valore incerto.
Se non vuoi prendere in esame una tabella di sviluppo tecnico affidati ad una soluzione SaaS.
4 – Dove trovi il supporto al tuo sviluppo
Quando scegli di lavorare con un partner tecnico per creare, sviluppare e sostenere la tua piattaforma, scegli un partner trasparente, che agisca nel tuo primario interesse e metta al primo posto la tua attività.
Non è facile, perché puoi trovarti a comprare “un metodo” che solo a posteriori scoprirai che non fa i tuoi interessi.
Questo criteri di selezione valgono per il partner tecnico, per l’adv, per la consulenza digitale e di business.
5 – Crescere, come crescere, migliorare, come migliorare.
Quali sono le sfide che stai affrontando, quali sono le tue ambizioni e dove la piattaforma che stai scegliendo, o la piattaforma che stai usando, si rivela inadeguata?
La tentazione è sempre quella di risolvere i processi uno alla volta, secondo un andamento iterativo che continuamente scopre nuovi bug e nuovi problemi, li affronta e risolve, ma manca di una visione di medio e lungo periodo.
Non solo combatti per il contingente, ma non sai nemmeno quanto spendi e quali sono i miglioramenti che derivano da una spesa che rischia di andare fuori controllo.
Devi sempre lavorare per i tuoi obiettivi aziendali.
Le giuste decisioni sono una conseguenza delle risposte a queste domande.
Purtroppo e spesso, queste domande sono viste con supponenza e fastidio dalla stessa azienda a cui sono proposte: dimmi quanto costa questa piattaforma che devo confrontare la tua proposta con altre che sto valutando.
Grazie e arrivederci al prossimo fallimento.
E se volessi un ecommerce B2B?
L’ecommerce B2B vale più del B2C e costa anche di più. Ha un notevole potenziale, ma quando lo si esamina nel dettaglio, la paura di affrontare costi alti di programmazione e il rientro più lento, fa in modo che i decisori lo abbandonino non appena intuiscono le difficoltà.
Il problema è che se vuoi restare leader nella distribuzione moderna, non puoi non investire e se il B2B è la ragione principale della tua azienda è davvero stupido non pensarci e non investire.
1. Ricerche di mercato e benchmarking
La prima cosa da avere in mente è la panoramica del mercato.
- I dati demografici di corrente e futura base di clienti
- Le strutture di distribuzione proprie
- I maggiori concorrenti nel tuo settore
- Le strutture di vendita dei concorrenti
- I bilanci e relazioni annuali dei concorrenti
- Le statistiche sul fatturato del settore
- I listini prezzi dei concorrenti
- Le analisi sui punti di forza e di debolezza.
2. Creazione di un team di eCommerce all’interno l’azienda
Non esiste un ecommerce B2B che possa lavorare con team esterni.
Pensa fin dalle fasi iniziali di un progetto B2B quali dipartimenti diversi della tua azienda debbano essere coinvolti nel progetto. Inoltre il reparto acquisti, il team delle vendite, il team di marketing dovrebbe essere coinvolto fin da subito nel progetto.
3 – Il significato dei cambiamenti.
Non sono rari i casi in cui progetti di B2B partono come corpi estranei all’azienda, perché devono dimostrare quanto valgono prima di essere accolti a pieno titolo nei processi aziendali.
Purtroppo sono casi in cui l’insuccesso è assicurato.
Un progetto di ecommerce B2B è un virus che infetta tutta l’azienda. Se i dipendenti sono coinvolti nell’accettazione del progetto, le cose avranno uno sviluppo. Se passa il malinteso che le macchine sostituiranno le persone non si andrà da alcuna parte.
Tutti i processi che funzionano sono valutati e ottimizzati dalle persone.
È maggiormente vero dove si vendono prodotti che hanno bisogno di una consulenza personale e diretta.
Un negozio online aumenta la soddisfazione e la lealtà del cliente e un ecommerce B2B prospera con le idee, i suggerimenti e il feedback dei dipendenti.
4- Creare il profilo delle esigenze.
Per definire i requisiti delle del tuo shop online, dovresti avere una panoramica di tutti i processi e mappare tutti i punti di contatto dei singoli dipartimenti aziendali.
Guarda anche ai requisiti per i tuoi clienti.
Cosa si aspettano nel processo di consultazione del tuo ecommerce e nella fase di acquisto?
Quali sono i problemi ricorrenti da risolvere?
5. Trovare il giusto partner .
Per aziende con strutture complesse non è facile trovare un partner esterno.
Una consulenza indipendente e con una rete di collaborazioni senza conflitti di interesse aiuta le aziende ad attuare con successo i loro programmi.
Nel migliore dei casi hai già definito un team di progetto che ti aiuta in tutto il processo di lancio.
6. Impostare subito attività di marketing strategico.
Spesso le richieste delle aziende si limitano alla piattaforma “perché il marketing lo sappiamo fare e non è un problema di piattaforma.”
Isolare il progetto di un ecommerce B2B dividendo la piattaforma dalle azioni di marketing è un non senso.
L’obiettivo da focalizzare con precisione è che un ecommerce B2B rappresenta un cambiamento fondamentale in un processo di vendita e un orientamento strategico, misurabile, realistico, controllabile con cifre ben definite.
Se vuoi presentare efficacemente il tuo negozio online ai tuoi clienti e farlo accettare fin da subito, devi iniziare a pianificare il marketing con largo anticipo.
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