Qual’è il tono giusto da tenere per il tuo social commerce, per i video, per i tweets ? Ci sono esempi di buona e di cattiva strategia per la vendita online?
Un grande errore da evitare.
Il primo e più grande errore è cercare di vendere i prodotti ancora prima che il cliente li conosca.
Il fatto che sia facile mettere online un elenco di prodotti nel nostro shop online o che sia facile vendere in un marketplace, non significa che le persone siano disponibili ad essere coinvolte come clienti.
Se entri in un bar affollato gridando a tutti di guardare la nuova maglia appena arrivata nel tuo negozio, forse la prima volta qualcuno ti ascolta per simpatia, la seconda non ti ascolta nessuno. Alla terza occasione nessuno ti vorrà conoscere.
E’ molto facile ignorarti e cercheranno di allontanarsi da te.
La prima cosa da capire è che ogni social è diverso, esistono e sono usati dalle persone per ragioni diverse. Mettere sotto ogni oggetto in vendita quattro o cinque icone di social media non produce automaticamente alcun successo.
Prima di tutto definisci tuoi obiettivi e comprendi quale piattaforma sia migliore per raggiungerli.
Impara ad ascoltare.
Dovresti fare alcune ricerche per capire come le persone parlano dei prodotti che ti interessa vendere. Dentro i discorsi ci sono le domande a cui puoi dare risposta. Le domande rappresentano una opportunità per farti conoscere come un esperto, per accrescere credibilità e per vendere. Così come ti aspetti che l’addetto alla vendita di un negozio conosca molto bene il prodotto e sappia consigliarti, così dovresti apparire al tuo cliente. Sul tuo prodotto conosci più cose di molti altri e se dimostri la tua conoscenza prima di provare a vendere, non fai altro che sfruttare le opportunità del social commerce.
Prima di mettere tutti i simboli dei social media, pensa alla tua firma in calce alle mail e alla potenzialità da sfruttare.
Sono sufficienti buone info di contatto ed un link al tuo sito; ma prima di far questo, aggiungi valore alla conversazione.
Blog.
Usa il blog come un ponte di comando per tutto quello che fai sui social media. I post sono storie e le storie vanno mano nella mano con il tuo business. Attraverso le storie racconti alle persone chi sei e cosa fai.
YouTube.
Molti venditori non hanno capito che YouTube è un sito sociale. Le persone commentano i tuoi video, sottoscrivono il tuo canale, ricevono notifiche quando posti un nuovo video. E’ importante aumentare le sottoscrizione, anche promuovendo il canale YouTube nella tua firma sulle mail.
Facebook.
Più che alle vendite, pensa alla capacità di Facebook di tenere agganciate le persone al tuo brand. Il tuo scopo su Facebook è capire chi ti segue, le sue esigenze ed i suoi interessi. Devi dar loro i contenuti che si aspettano e che li legano alla tua attività. E’ una narrazione che si sviluppa e che non può esser fatta solo di “compra, compra, compra”.
Twitter.
Twitter è un modo per far avere alle persone molte cose con links inclusi nei tuoi tweets. Ogni cosa che fai può essere un tweet. Ad esempio puoi avvisare i tuoi follower che hai postato un nuovo pezzo sul blog, che hai una nuova opportunità sulla pagina Facebook, come pure potresti gestire risposte veloci di aiuto al cliente.
Instagram.
Instagram potrebbe facilitare le vendite attraverso le immagini. “Mi piace, dove posso comprarlo?” E’ una domanda che arriva spesso anche su Facebook e che può interessare sia piccoli che grandi venditori.
Comprare e vendere online non vuol dire che i consumatori rinunciano all’esperienza di acquisto. Le persone sono sempre interessate ad avere consigli, ad essere parte della comunità di acquirenti ed è qui che entra in gioco il social commerce.
Ed anche se oggi usiamo nomi pomposi per identificare queste cose, dovremo capire che sono sempre esistite e che si tratta sempre e solo del vecchio e buon commercio.
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