Ho trovato interessante questo grafico proposto da David Armano sul post Social Engagement Spectrum.
David Armano divide tra marketing tradizionale, “tradigital marketing” ed impegno sociale, sistemando il tutto lungo questo diagramma di facile comprensione.
Marketing Tradizionale
Questo è il mix di marketing pubblicitario che ha prevalso nel corso degli anni ed è stata perfezionato con tecniche particolari con comunicazione di massa e con un sistema di rating. In questo contesto entrano le tradizionali campagne di PR
Tradigital Marketing
David Armano definisce il marketing digitale come una parte interattiva che intergra l’approccio tradizionale. Ad esempio un sito web tradizionale con aspetti interattivi, ma senza una partecipazione sociale degli utenti.
L’impegno sociale si ha quando la progettazione per la partecipazione sociale è la principale strategia. Le tattiche variano dal semplice al complesso, ma hanno anche il compito di facilitare le interazioni tra utenti. Ingaggiare gli utenti dal pnto di vista sociale non è solo una questione di tecnologia, ma richiede un intervento umano da parte dell’organizzazione, così da raggiungere i più alti livelli di impegno.
Questo in sintesi l’intervento di David Armano ed il modello che presenta nell’immagine va da un basso livello al più alto livello di coinvolgimento dato dai social media.
La cosa interessante è che oggi c’è una specie di pensiero dominante, ripetuto un po’ come un mantra, per cui i social media risolvono tutti i problemi sociali, il riscaldamento globale e la pace nel mondo e che le comunicazioni fondamentali saranno solo di 140 caratteri.
Ci sono alcuni miti ricorrenti.
Questo è sostenuto soprattutto da chi pensa che tutto sia facile e che il tempo (suo e degli altri) non abbia alcun valore.
Ingaggiare discorsi, produrre contatti sembra facile sulla carta e poi non è così. Si parte a caso e poi si scopre che c’è bisogno di persone, che ci vuole tempo e che il tempo costa, le persone costano ed i social media non sono gratuiti.
I social media sicuramente producono business, ed hanno sicuramente caratteristiche diverse che si pensino per grandi o piccole aziende, che si immaginino grandi comunità o piccoli gruppi di utenti. Ma esistono se ci sono progetti, idee e sostanza. Senza questo si produce solo noia.
Se il tempo fosse una risorsa gratuita e disponibile senza costi allora essere dappertutto non sarebbe un problema. Purtroppo o per fortuna il tempo è una risorsa scarsa e costosa. E’ meglio essere selettivi e scegliere. Valutare e scegliere perché se Twitter non mi porta da nessuna parte e non aggiunge o toglie alcunché, vivo bene anche senza Twitter
L’offerta costante di acquisto su Twitter è fastidiosa. E’ come trovare in piazza sempre gli stessi che ti propongono l’acquisto dei loro prodotti. Mentre un uso efficace si sta dimostrando l’assistenza al cliente e più ancora il fatto di poter imparare dai clienti ed avere un buon feedback. Certo che sapere bene usi e comportamenti dei potenziali clienti ed avere delle buone relazioni può produrre anche vendite e vendite ripetute. Ma come tutte le cose che funzionano, non funzinano da sole e di per se:uno sforzo va fatto e vanno anche scelti strumenti e mezzi appropriati.
Il futuro è roseo ed è dietro l’angolo?
E’ facile scambiare le proprie idee per la realtà. Il futuro non è roseo, il riscaldamento globale non esiste e la pace mondiale è distante. Per cui servono i social network, servono i social media, ma anche le newsletters, i seminari e la formazione. Ma serve soprattutto una idea, un progetto ben formato e un lavoro costante e poca improvvisazione (giusto quella che serve a dare il sale alla vita).