I segnali che il mobile commerce (m-commerce) stia per prendere un grande abbrivio sono molti e tutti da osservare con grande attenzione.
Ricerca di NetSuite.
NetSuite, un’azienda leader nella costruzione di progetti di ecommerce integrati, pubblica i dati di una ricerca condotta in UK.
I dati principali del rapporto sono
- L’ 87% dei rivenditori sono ottimisti sulle prospettive di crescita nel prossimo anno, nonostante la volatilità macroeconomica, e la recessione che continua dal 2011.
- Il m-commerce è destinato a crescere a un tasso del 23% – da 45 miliardi di sterline del 2011 a 56 miliardi di sterline nel 2012.
- Due terzi (67%) dei principali retailer britannici ha già una applicazione mobile. La percentuale sale all’ 80% se si includono quelli che prevedono di implementarne una nei prossimi 12 mesi.
- Le piattaforme migliori per le applicazioni mobili sono iOS (48%), Android (45%).
- Le più grandi sfide per la distribuzione del mobile commerce sono l’integrazione in altri sistemi e-commerce (38%), la mancanza di budget per sviluppare un sito o un’ applicazione (37%) e la mancanza di comprensione su come offrire una buona esperienza di m-commerce (15 %).
Situazione in Italia.
Il terreno fertile c’è, vista la diffusione degli smartphone in Italia.
Ma ci sono anche aziende che credono molto nel mobile commerce, come PayPal, che già transa in Italia il 48% delle vendite su mobile e che ha un forte programma di investimenti ed incentivi per il 2013.
Non ho dati precisi sulla distribuzione del m-commerce in Italia. Conosco però diverse aziende, soprattutto nella grande distribuzione, stanno costruendo progetti che mescolano online ed offline per garantire una migliore esperienza di acquisto al cliente. Mondo Convenienza ha sviluppato un accordo con PayPal dove il cliente paga un acconto in negozio, riceve la merce in casa con gli addetti al montaggio e leggendo un QR code sul documento di consegna si collega con PayPal per chiudere l’operazione, pagare il saldo e ricevere la conferma del buon fine della transazione.
Creare la giusta esperienza sul mobile.
La verità è che gli smartphone non sono cercati ed usati per l’acquisto, visto che appare in fondo alla classifica delle potenzialità d’uso. Ma se considerati in una prospettiva win win, tra il consumatore ed il commerciante, hanno enormi potenzialità di sviluppare modi di uso e di interazione ancora tutti da conoscere.